Dagli Emmy ai Golden Globe, Netflix e il suo inarrestabile successo

Gli Emmy Awards, i più importanti premi televisivi a livello internazionale, hanno mostrato, ancora una volta, al mondo dell’intrattenimento sul piccolo schermo, il potere di Netflix. La piattaforma statunitense, negli ultimi anni, ha riscosso grande successo non solo tra gli utenti, ma anche ai festival cinematografici più importanti con i suoi prodotti originali.

Il successo agli Emmy Awards 2021

Netflix agli Emmy Awards di quest’anno ha vinto la medaglia d’oro. La piattaforma di streaming, infatti, ha conquistato ben nove premi in totale. In particolare, questi premi sono andati a due delle serie più amate dal pubblico: “The Crown” e “La regina degli scacchi“. La prima ha trionfato in diverse categorie, tra cui “miglior serie drammatica” e miglior attore e attrice, premi andati rispettivamente a Josh O’Connor e Olivia Colman.

 

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Per quanto riguarda “La regina degli scacchi”, la serie con protagonista Anna-Taylor Joy ha conquistato la statuetta nella categoria “miglior miniserie“. Netflix, però, è riuscito a fare ancora meglio ai Creative Art Emmy Awards, premiazione “collaterale” che riguarda gli aspetti più tecnici dei prodotti per il piccolo schermo, dove ha vinto oltre trenta premi. Una cifra incredibile, se si pensa che sono più del triplo rispetto a HBO e del doppio rispetto a Disney.

Golden Globe: trionfano “The Crown” e “La regina degli scacchi”

Tornando indietro, la pioggia di premi per le due serie Netflix è partita con i Golden Globe. “The Crown” e “La regina degli scacchi”, infatti, hanno conquistato rispettivamente il premio “miglior serie drammatica e miglior miniserie drammatica“. Quest’ultima, tra l’altro, è entrata al settimo posto della classifica delle serie che hanno avuto più successo nei primi 28 giorni di programmazione, con 62 milioni di utenti.

In questa occasione, inoltre, Netflix ha ricevuto diverse candidature per le sue produzioni originali. Da “Mank” a “La vita davanti a sè“, con il brano di Laura Pausini vincitrice del Golden Globe come “Miglior canzone originale” con il brano “Io Sì (Seen)”, anche in questo caso il colosso dello streaming ha raggiunto traguardi importanti.

Netflix porta agli Oscar la polemica di… Steven Spielberg

Quando un regista come Steven Spielberg, che di Oscar durante la sua carriera ne ha vinti diversi, ha qualcosa da dire, non si può fare altro che ascoltarlo. Nel 2019 per la prima volta nella storia del premio un film di Netflix, “Roma” di Alfonso Cuarón, è candidato in una tra le categorie più importanti, “miglior film”. Il lungometraggio di Cuarón ambientato a Città del Messico non ha ottenuto l’ambita statuetta, ma ha conquistato comunque un premio molto importante, quello di “miglior film straniero“.

La presenza di Netflix agli Oscar, però, non è esattamente piaciuta a tutti, Spielberg compreso. Il regista, infatti, avrebbe voluto impedire ai film creati per la piattaforma di partecipare ai premi. Questo perché ha sostenuto che i registi si concentrino maggiormente sui film fatti per la televisione e questo potrebbe avere delle ripercussioni sulla qualità dei prodotti pensati invece per il cinema e sull’esperienza cinematografica, che sta progressivamente andando a perdersi.

Ovviamente, Cuarón si è subito schierato dalla parte di Netflix, sostenendo la necessità e l’importanza di poter usufrire di diverse modalità per la distribuzione dei film. Hollywood, secondo il regista messicano, deve essere flessibile e aprire ai nuovi modelli di distribuzione. Un pensiero da tenere fortemente in considerazione, guardando gli staordinari risultati che la piattaforma sta ottenendo in questi anni.

 

 

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