A distanza di poche ore dal ritrovamento del corpo, non ci sono più dubbi sulle cause della morte di Naya Rivera, l’attrice 33enne che ha ottenuto la popolarità per il ruolo di Santana Lopez nella serie Tv “Glee”. L’attrice era scomparsa lo scorso 8 luglio, giorno in cui aveva deciso di noleggiare una barca per trascorrere un pomeriggio sul lago Piru, in compagnia del figlio Josey di 4 anni.
Sin da subito, le autorità avevano iniziato a temere il peggio. Ora, l’autopsia ha confermato i primi sospetti: la donna è morta annegata, ma ha fatto il possibile per mettere in salvo il figlio, facendolo salire sull’imbarcazione. Poi, ormai senza forte, il suo cuore non ha più retto. Il piccolo è stato ritrovato addormentato, ma il suo racconto è stato determinante per riuscire a risalire agli ultimi istanti di vita della mamma.
“Lui e Naya hanno nuotato insieme nel lago. Il bambino ha raccontato che lei lo ha aiutato a risalire sulla barca, hanno spiegato le autorità alla CNN. “Ha detto agli investigatori di essersi voltato e di averla vista sparire sotto la superficie dell’acqua“. Un racconto emblematico, che spiega chiaramente come la donna abbia fatto il possibile per salvare la propria creatura.
Non ci sono lesioni, né tracce di alcol o droghe, “solo segni del tempo in cui è rimasta sommersa in acqua”, si legge nel referto dell’autopsia. Le forti correnti sembrano quindi essere state la causa che ha causato la tragedia. L’attrice e il suo bimbo erano infatti riusciti a raggiungere un punto del lago caratterizzato da una fitta vegetazione proprio sotto il livello dell’acqua.
Determinante per il ritrovamento del corpo è stata una foto che la stessa Rivera aveva inviato ai suoi familiari poco prima di scomparire. Gli inquirenti hanno analizzato con attenzione l’immagine riuscendo a percepire quale fosse il punto esatto in cui era avvenuto l’incidente. Proprio qualche ora prima lei aveva pubblicato sul proprio profilo Instagram un messaggio in cui abbracciava il suo piccolo, corredato dalla frase “Solo noi due”. Pochi giorni prima, invece, un altro post, che spiegava bene il suo attaccamento alla vita: “Non importa l’anno, la circostanza o le battaglie di tutti i giorni, essere vivi è una benedizione – aveva spiegato -. Rendi oggi unico e così ogni giorno che ti è dato. Il domani non è certo”.
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