Milo Manara e Feltrinelli Comics, in collaborazione con COMICON, annunciano l’uscita di “Lockdown Heroes”, portfolio che raccoglie le illustrazioni che il maestro Manara ha realizzato durante l’emergenza COVID-19 e ha dedicato alle donne che hanno continuato a lavorare, in prima linea, affinché la vita andasse avanti. Con una donazione benefica proveniente dalle vendite di “Lockdown Heroes”, Manara e Feltrinelli Comics supporteranno l’Ospedale Luigi Sacco di Milano, il Policlinico Universitario di Padova e l’Ospedale Domenico Cotugno di Napoli.
“Lockdown Heroes” arriverà in libreria il 30 luglio ed è già in pre-order online sulle maggiori piattaforme di acquisto. Per favorire la raccolta fondi, Milo Manara autograferà tutte le copie acquistate in pre-order.
In che cosa consiste Lockdown Heroes
“Lockdown Heroes” sarà composto da 25 illustrazioni stampate su carta di pregio, con firma di Manara su timbro a secco, racchiuse in una cartelletta contenuta, a sua volta, in un astuccio. Il tutto completato da un fascicolo con un testo scritto da Vincenzo Mollica e un’intervista a Milo Manara raccolta da Tito Faraci.
“Non saprei dire esattamente come ho cominciato questa serie di piccoli acquerelli – racconta Milo Manara –. Sicuramente non c’è stato un programma: mi sono trovato semplicemente a disegnare la prima immagine“.
“Lo sbigottimento, l’angoscia e l’incredulità per la catastrofe che si stava profilando mi rendeva impossibile continuare il mio lavoro di routine. Impossibile concentrarsi, trovare l’attenzione e la serenità necessarie. So che è successa la stessa cosa un po’ a tutti. Come, ad esempio, ai forti lettori che si proponevano di utilizzare l’inattività forzata per leggere migliaia di libri, ma che non riuscivano ad andare oltre le prime tre pagine del primo libro“.
Il racconto di Milo Manara
Milo Manara spiega anche come il progetto è concretamente iniziato: “Ricordo che era l’otto marzo, la Giornata della donna, e cercavo di pensare ad una immagine per l’occasione. Ma le notizie che arrivavano si sovrapponevano a qualunque pensiero. Medici e infermieri che tentavano di fronteggiare un virus di cui sapevano poco o nulla, spesso senza le adeguate protezioni, con le corsie che si riempivano sempre più di malati in gravi condizioni, con le strutture di terapie intensive insufficienti e la sensazione di non farcela, di essere sopraffatti. La prima immagine è nata così, spontaneamente“.
“Dato che è stata una dottoressa anestesista la prima a diagnosticare la presenza del virus – aggiunge –, mi è sembrato logico declinare l’immagine al femminile. Anche perché era un dovere per me celebrare il coraggio, l’abnegazione e la forza di quelle donne esauste, poco protette, ma che nonostante tutto restano al proprio posto, compiendo il proprio dovere, pur essendo perfettamente consapevoli del rischio che correvano“.
“I medici uccisi dal virus, in Italia, sono circa 160, gli infermieri 40, e 15 farmacisti. Mi sono chiesto come avrei potuto essere vagamente utile, da disegnatore, e come avrei potuto esprimere gratitudine e incoraggiamento. Dopo più di cinquant’anni passati a celebrare la bellezza e la seduzione delle donne, è stato del tutto naturale celebrarne anche le altre virtù. Oltre gli operatori sanitari c’erano molte altre persone che hanno continuato a svolgere il proprio lavoro, nell’interesse di tutti, esponendosi al pericolo di contagio: cassiere dei supermercati, addette alle pulizie negli ospedali e fuori, le forze dell’ordine… Le ho disegnate una ad una, semplicemente per ringraziarle e, forse, anche un po’ sperando che ci ricorderemo di loro, quando tutto sarà finito“, conclude Milo Manara.