Nelle ultime ore si è parlato moltissimo del fatto che una giovane influencer ha accusato Luciana Littizzetto di aver copiato il suo monologo a Che Tempo Che Fa dal suo format “Case da Incubo”.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Noemi Mariani che ci ha raccontato cosa è successo.
Nell’ultima puntata del programma condotto da Fabio Fazio abbiamo assistito al solito monologo della Littizzetto che stavolta si basava sull’insostenibilità degli affitti a Milano soprattutto per gli studenti. La comica ha mostrato alcuni annunci, attraverso il maxischermo presente in studio, e ha così fatto una serie di battute.
Si è sentita chiamata in causa Noemi Mariani che da un anno gestisce il format “Case da Incubo” e che su Instagram ha lanciato un appello, sottolineando che molte delle sue battute erano state copiate dalla Littizzetto. L’abbiamo intervistata per capire qualcosa di più. Ecco le sue parole:
“Non ho la televisione da dodici anni, domenica sera una mia amica mi manda un video su Whatsapp della Littizzetto a Che Tempo Che Fa che fa praticamente Casa da Incubo, il format che porto avanti da più di un anno sui social. Questo consiste nel commentare gli scandalosi annunci immobiliari, commento i prezzi folli e proprio la proposta sia da comprare che in affitto. La Littizzetto si appropria di un problema che non la riguarda minimamente. Ha parlato di aver fatto una ricerca, ma tesoro né tu negli autori che avranno sessant’anni e guadagnano avranno fatto questa ricerca. Format copiato e battute copiate ho guardato il servizio e ho fatto un reel dove ho messo a confronto le battute che ho fatto a quelle della Littizzetto. So i contenuti che porto e quello che faccio. Le mie sono state ovviamente antecedenti alla puntata. Mi viene il dubbio che gli autori abbiano visto il mio format e abbiano scritto il discorso senza dirmi nulla”.
Aggiunge Noemi: “A prova di questo ho il fatto che un altro creator, Un Terrone a Milano, che è più grosso di me è stato contattato dalla Littizzetto che ha detto che voleva fare una puntata su questo argomento e volevano mandare in onda due video che poi non sono stati mandati in onda. Casualmente è stato fatto quello che faccio io e nessuno mi ha contattato, forse perché sono più piccola. Ho fatto un annuncio e chiesto ai miei follower di commentare alla Littizzetto con Che Tempo che Fa se erano d’accordo con me e quello che avevo scritto. Non ho pagato la gente, ma hanno pensato che forse avevo ragione”.
Il racconto va poi più in profondità: “Mi sono sentita che è lo specchio del disagio dei millenial. Da un lato grazie a Dio qualcuno ne parla, una cosa vera. Lei parla di studenti che pagano 500 euro a stanza, il problema più grave è che è anche dei lavoratori. E punto secondo i 500 euro sono legati a otto anni fa, oggi se ne pagano 700. Portano sugli schermi un problema che non vivono con un linguaggio delle reaction che di solito non avviene in televisione. Io sono sicura che loro mi abbiano trovato e un piccolo credit non faceva male a nessuno. Venivo menzionata e finito. Così è l’appropriazione del mio lavoro. Il diritto d’autore non l’ho registrato alla Siae, ora mi sto informando”.
Da questa chiacchierata capiamo come Noemi Mariani non sia alla ricerca di un riconoscimento economico, ma di un riconoscimento morale legato al suo lavoro.
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