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Si riparte. Il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ha riaperto le porte alla musica. Non tutti torneranno, per ora solo una parte minoritaria dei 1.700 studenti e 260 insegnanti, ma questa è già una vittoria. “Per mettere in sicurezza gli studenti abbiamo fatto sistemare dei pannelli come schermo. E lo stesso sarà per gli allievi di canto e per tutti i docenti – racconta Cristina Frosini, direttrice del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano -. Una ripartenza progressiva con 15 aule, le più grandi, e tutte le cautele del caso”. La prima occasione per riscoprire di nuovo il piacere della musica dal vivo è in programma il 21 giugno. “Per la Festa della musica prenderà il via la nostra “Stagione nel chiostro” con un concerto jazz. – prosegue Frosini – Seguiranno altri sei concerti, l’ultimo il 16 luglio, con le Quattro stagioni di Vivaldi eseguite dagli allievi con gli strumenti della nostra collezione storica”.
“Per garantire la sicurezza dei presenti, ogni ora arieggiamo le aule del conservatorio, igienizziamo le tastiere e puliamo i pavimenti”, spiega Frosini. “Nei prossimi giorni ci aspettiamo il ritorno di un numero di studenti e docenti sempre maggiore. Durante il lockdown siamo riusciti a svolgere tutte le lezioni da remoto. Ringrazio i professori, che hanno dovuto trovare nuovi modi per fare lezione, e gli studenti, che hanno reagito con grande maturità alla situazione”.
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