Un attore dalla battuta sempre pronta, in grado di strappare una risata anche nei momenti più delicati e amato anche dai più giovani grazie ai numerosi personaggi che ha avuto modo di interpretare nel corso della sua lunga carriera. Questo è Lino Banfi, artista che è ormai da anni nel cuore del pubblico e che ha avuto modo di collaborare con registi del calibro di Dino Risi, Lando Buzzanca e Luciano Salce.
La passione per la recitazione è riuscito poi a trasmetterla anche alla figlia Rosanna, con cui ha avuto modo di lavorare in una delle sue serie Tv di maggiore successo, “Un medico in famiglia”.
Pasquale Zagaria (questo il nome all’anagrafe di Lino Banfi) è nato l’11 luglio 1936 ad Andria (Bari). Da ragazzo ha manifestato subito una grande passione per la recitazione sin da ragazzo, al punto tale da decidere di abbandonare il seminario, dove studiava, dopo due anni. Il debutto sul palcoscenico arriva grazie alla compagnia di Arturo Vetrani, con cui si esibisce con il suo primo nome d’arte, quello di Lino Zaga. Ben presto, però, su consiglio di Totò ha poi deciso di cambiarlo e di passare a quello con cui è conosciuto tuttora: secondo il comico napoletano, infatti, “porta sfortuna” accorciare i nomi. Il cognome è stato scelto prendendo spunto dal suo impresario, che era un insegnante; questo lo ha portato a puntare sul primo nominativo presente nel registro di classe dei suoi alunni, Aureliano Banfi.
Non ha mai nascosto di avere vissuto in prima persona difficoltà economiche agli inizi della carriera. E’ arrivato nel 1955 a fingere di doversi operare alle tonsille per poter passare una notta al caldo in ospedale.
Tra i colleghi a cui è maggiormente legato ci sono Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, con cui ha recitato, in una delle sue pellicole più amate, “L’esorciccio” (1975). Nello stesso anno ha debuttato in Tv in “Senza Rete”, con Alberto Lupo.
Diversi i suoi lavori che sono considerati pilastri della commedia italiana. Basti pensare a “Vieni avanti cretino” (1982), “L’allenatore nel pallone” (1984), “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio”, giusto per fare alcuni esempi.
All’attività al cinema ha spesso alternato quella in Tv, sia in veste di attore sia come artista a tutto tondo. Tra i programmi di cui è stato protagonista ci sono “Domenica In” (1987-88), “Stasera Lino” (1989) e “Aspettando Sanremo”.
Il suo primo ruolo drammatico è poi arrivato nel 1997 in “Nuda Proprietà vendesi”. A fine anni 090 ha poi avuto modo di calarsi nei panni di Nonno Libero, protagonista di “Un medico in famiglia“, grazie a cui è entrato nel cuore dei più piccoli, oltre a essere stato nominato ambasciatore Unicef.
Dal 1962 al fianco dell’attore c’è la sua amatissima moglie Lucia, che lui considera ancora l’amore della sua vita. La donna ormai da tempo è malata, ma lui continua a starle vicino e ha parole davvero dolcissime per lei: “In questo periodo mi fa tutte queste domande: ‘Ma non è che con la pandemia moriamo noi che abbiamo superato gli 80 anni?‘ – ha detto a Silvia Toffanin, ospite di ‘Verissim0’ -. Pochi giorni fa mi ha chiesto: ‘Non possiamo trovare il modo di morire insieme noi due?’. I 60 anni insieme? Non c’è una ricetta. Si costruisce insieme: è come una casa, sacrifici e sofferenze. Non si demolisce più. Se morissimo insieme sarebbe un ‘miracolo scherzoso’, io lo chiamo così”.
Dalla loro unione sono nati due figli, Walter, produttore esecutivo, e Rosanna, attrice, con cui ha lavorato a “Un medico in famiglia”.
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