Leonard Cohen è stato il più famoso poeta prestato alla musica. E proprio oggi, 7 novembre, ricorrono i cinque anni dalla sua morte. Un artista capace di influenzare eccellenti cantautori, come il nostro Fabrizio De André, diventando un punto di riferimento per il folk al pari di Bob Dylan, almeno per quanto riguarda l’aspetto lirico del genere.
Leonard Norman Cohen nacque a Montréal il 21 settembre 1934. Di origine ebraica, perse il padre (polacco) quando aveva solo 9 anni. Sua madre, invece, era lituana. Cresciuto in una enclave anglofona della città canadese, frequentò l’Università McGill e si laureò nel 1955 in letteratura inglese. Cominciò la propria carriera come poeta e poi pubblicò un primo album nel 1957. Si trasferì nei primi anni Sessanta in un’isola greca, Hydra, divenuta in quegli anni un rifugio di artisti. Qua scrisse altre poesie e romanzi.
Il suo primo album da cantautore fu Songs of Leonard Cohen del 1967. Già da questo disco (dove è compreso anche Suzanne) l’artista canadese mostrò la sua propensione al misticismo e alla malinconia, che diverrà il suo marchio di fabbrica in carriera. Il secondo album, Songs from a Room, uscì nel 1969 e arrivò a un discreto successo, grazie anche a brani come Nancy.
Songs of Love and Hate, il suo terzo disco, fu ritenuto da tutti uno dei migliori di quegli anni e lo consacrò come uno dei cantautori più importanti a livello mondiale. Fu l’inizio di una carriera straordinaria, che raggiunse forse il suo apice con il disco del 1984, dal titolo Various Positions, album folk rock che conteneva la canzone che rimane ancora oggi il suo più grande capolavoro: Hallelujah. Un brano che contiene molti riferimenti ai testi biblici dell’Antico Testamento, ma che tratta anche di una storia d’amore finita male e di esperienze di vita non proprio felici.
Seguirono anni di altri grandissimi successi e album d’autore che lo confermarono come uno degli più grandi poeti della canzone mondiale. Alcune sue canzoni sono state tradotte da Fabrizio De André, Claudio Daiano e Francesco De Gregori, tra gli altri. Nei suoi brani ha toccato spesso argomenti come l’amore, il sesso (dichiarandosi anche contrario all’aborto), la religione e la depressione.
Il suo ultimo album fu You Want It Darker, pubblicato nel 2016. Dopo poche settimane dalla pubblicazione, morì in seguito a una caduta nella sua casa di Los Angeles. Era il 7 novembre 2016. La notizia del suo decesso venne resa nota solo tre giorni più tardi, il 10 novembre.
Leonard Cohen ha avuto una lunga storia d’amore con l’attrice Rebecca De Mornay. I suoi due figli, Adam (che ha seguito le sue orme) e Lorca, sono nati però da una relazione con l’artista Suzanne Elrod. L’altro grande amore della sua vita è stata la norvegese Marianne Ihlen, musa di molte sue canzoni, che morì pochi mesi prima di lui. Ebbe un rapporto occasionale anche con Janis Joplin. Fece scalpore la sua scelta, negli anni Novanta, di trasferirsi in un monastero buddhista a Los Angeles. Pur essendosi avvicinato al buddhismo, è però sempre rimasto fedele alla religione ebraica.
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