La Vita in Diretta, Alberto Matano risponde a Lorella Cuccarini

Si avvicina il mese di settembre e tra i programmi che saranno regolarmente presenti in palinsesto c’è “La Vita in diretta”, una vera certezza nel pomeriggio di Raiuno. A differenza dell’edizione che si è conclusa poche settimane fa, l’emittente ha optato per la conferma di Alberto Matano, mentre non ci sarà più Lorella Cuccarini. Un cambio drastico rispetto agli anni passati, in cui era una coppia a guidare la trasmissione, mentre questa volta si è optato per una conduzione in solitaria.

Il clima che si era creato tra il giornalista e la showgirl non è però sempre stato dei migliori anche se, almeno apparentemente, davanti alle telecamere avevano un rapporto tranquillo e cordiale. La bionda conduttrice, infatti, ha attaccato il collega per il comportamento avuto nei suoi confronti, arrivando a definirlo “maschilista e con un ego smisurato” in una lettera inviata ai colleghi. Alcune delle inviate avevano però preferito prendere le distanze dalla posizione della 55enne, sottolineando come lui si sia sempre comportato correttamente, permettendo loro di lavorare in maniera tranquilla e senza alcun tipo di tensione. Antonella Delprino, una delle firme storiche e autrice, non aveva però voluto inserire il suo nome insieme a quello delle colleghe, ma aveva spiegato il suo punto di vista su Twitter: “Perché sapevo che quella risposta sarebbe diventata pubblica. Sono all’antica. Lorella e Alberto riceveranno la mia risposta. Non voi“.

Alberto Matano torna sul rapporto con Lorella Cuccarini

Finora, però, l’unico a non essersi espresso apertamente su quello che era accaduto nel dietro le quinte era stato proprio il diretto interessato. L’ex volto del Tg1 ci tiene così a respingere le accuse che gli sono state rivolte dalla Cuccarini, arrivate per lui quasi come un fulmine a ciel sereno (in occasione dell’ultima puntata andata in onda il 26 giugno lui aveva ringraziato la sua compagna di conduzione).

Maschilista? Forse si è sbagliata, voleva dire giornalista – ha detto in un’intervista rilasciata a Repubblica -. Non so cosa sia il maschilismo (…). Non ho fatto altro che fare il giornalista. Questo sì, l’ho fatto. Se vuol dire mancare di rispetto a qualcuno, allora mi arrendo. Di tutte le cose che si poteva inventare è la più surreale. Mia mamma è una storica femminista italiana, è stata consigliere delle Pari opportunità a Palazzo Chigi, vengo da una famiglia molto aperta. Mi è dispiaciuto perché davvero non so cosa sia il maschilismo”.

Portare avanti la conduzione del programma non è stato semplice per nessuno dei due, soprattutto durante il lockdown in cui era fondamentale certamente informare il pubblico, ma allo stesso tempo provare a rassicurarlo nonostante le notizie che arrivavano quotidianamente dagli ospedali. Soprattutto in quel periodo, infatti, gli ascolti erano stati positivi e stemperare la tensione era davvero importante.Come ho fatto in diretta, l’ultima puntata, ringrazio anche adesso Lorella – ha detto ancora Matano –. Non ci conoscevamo, ci siamo trovati all’improvviso a vivere un’esperienza epocale. Siamo andati avanti anche quando la rete ci ha chiesto uno spazio maggiore, quattro ore, dandoci forza l’un l’altro. Insieme abbiamo fatto qualcosa di utile: servizio pubblico. Conservo quello che c’è di buono, quello che si è visto in onda è la verità. La migliore risposta a qualsiasi polemica e falsità”.

La Vita in Diretta, da settembre si cambia

Tra poche settimane Matano sarà ancora una volta alla guida de “La Vita in diretta”, ma questa volta senza alcun partner al suo fianco. Raiuno ha infatti deciso di puntare sul suo stile misurato e di rendere il programma più incentrato sull’informazione. Una scelta che potrebbe sembrare coraggiosa, soprattutto perché sulla concorrenza Barbara D’Urso continuerà ad alternare cronaca e intrattenimento.

Questo nuovo ruolo non può però che rendere orgoglioso Matano, che si augura di poter essere premiato dai telespettatori: “Coletta ha chiesto che il pomeriggio di Rai 1 diventi un racconto giornalistico. Gli spettatori di Rai 1, che potrebbero essere i miei genitori, sono attenti e a quell’ora vogliono essere informati. Il programma mi rispecchierà: sono capo autore e capo redattore, se sarà brutto sarà colpa mia. Sarà costruito con gli inviati, Roberto Poletti fa parte della squadra. Potrò contare su Giovanna Botteri, sui colleghi del Tg1 e di Rai News”.

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