La storia che ha ispirato Lion: Saroo ritrovò la mamma con Google Earth

Candidato agli Oscar in ben sei categorie “Lion – La strada verso casa”, andato in onda ieri sera su Canale 5 e disponibile in streaming on demand sul portale Mediaset Play fino al 6 agosto, è un film inglese diretto da Garth Davis che nel 2016 commosse il mondo intero. Tratto dal libro autobiografico “La lunga strada verso casa” di Saroo Brierley, interpretato nella pellicola da Dev Patel, racconta la storia di un ragazzo indiano, che all’età di cinque anni si perse a Calcutta, a circa 1.600 chilometri da casa, per poi ritrovare la madre ben 25 anni dopo grazie a Google Earth.

La storia di Saroo Brierley

Saroo Brierley, l’uomo che ha ispirato il film “Lion-la strada verso casa”, nacque nel 1981 a Ganesh Talai, un sobborgo di Khandwa, dove visse i primi anni di vita insieme con la mamma, i fratelli maggiori Guddu e Kallu e la sorella Shekila. Nel 1886, all’età di cinque anni, intraprese un viaggio in treno per Burhanpur, una città a 70 chilometri a sud, con il fratello maggiore Guddu. A Burhanpur, il piccolo Saroo si addormentò su una panchina della stazione, mentre il fratello raggiungeva il posto di lavoro. Quando si risvegliò, ritrovandosi da solo, salì sul primo treno che gli passò davanti. Quella scelta gli cambiò la vita per sempre.

Il racconto di Saroo: “Rimasto solo ho cominciato a cercare mio fratello”

“Ho aperto gli occhi e non riuscivo a vedere mio fratello, ma ho visto un treno davanti a me con la porta aperta e per qualche ragione ho pensato che fosse a bordo – racconta Saroo – Ho fatto una corsa e sono saltato su quel treno proprio mentre le porte si chiudevano e il convoglio si metteva in moto. Solo in quel momento ho realizzato che mio fratello non era lì”. Da quel giorno Saroo cominciò a prendere treni con la speranza di riuscire a trovare il fratello, investito e ucciso da un treno proprio il giorno in cui i due si separarono.
Fu poi notato da dei passanti che lo portarono alla stazione della polizia. Da quel giorno cominciò la seconda vita di Sarro. Venne adottato da una famiglia australiana, senza però mai dimenticare le sue origini.

Il lieto fine

Diventato adulto si mise alla ricerca della sua famiglia. Cominciò ad analizzare e a setacciare le immagini satellitari di Google Earth di tutta l’India, in cerca di eventuali punti di riferimento che si incrociassero con i suoi sbiaditi ricordi di bambino. Un giorno di imbatté in una foto di una stazione che gli sembrava famigliare. Da quella posizione, riuscì poi, scrutando ogni immagine satellitare nei dintorni a ritrovare il sobborgo dove era cresciuto.
A 25 anni dopo il loro ultimo incontro, Saroo il 12 febbraio del 2012, riuscì ad abbracciare la sua famiglia.

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