Francesca Neri è certamente una delle attrici italiane più apprezzate, con una carriera in cui ha avuto la possibilità di interpretare anche personaggi diversi tra loro, ma tutti con la stessa intensità. L’artista è però anche produttrice: in questo ruolo ha lavorato al film “Melissa P.”, diretto da Luca Guadagnino e tratto dal romanzo “100 colpi di spazzola prima di andare a dormire“.
L’attrice è nata a Trento il 10 febbraio 1964 e ha manifestato la volontà di diventare un’attrice sin da ragazzina. Questa passione l’ha spinta a trasferirsi a Roma per studiare e poter fare provini. L’occasione per mettere in mostra il suo talento non è tardata ad arrivare, come dimostrano i numerosi film in cui ha avuto la possibilità di recitare.
Francesca ha ottenuto la popolarità grazie a “Le età di Lulù” (1990) di Bigas Luna, a cui hanno fatto seguito altre pellicole celebri quali “Credevo fosse amore…invece era un calesse“, “Al lupo al lupo” di Carlo Verdone, “Le mani forti”, “Il dolce rumore della vita”, “Io amo Andrea”, “Carne Tremula” di Pedro Almodovar, “Il papà di Giovanna” e “Il siero della vanità“.
Al fianco di Francesca Neri ormai da anni c’è Claudio Amendola. I due si sono sposati in segreto nel 2010 a New York (quelle nozze non hanno valore legale in Italia), ma stavano insieme da anni. Nel 1999 ad allietare le loro vite è arrivato il loro unico figlio, Rocco.
Ormai da qualche anno l’attrice non lavora a causa di una malattia che l’ha costretta a modificare radicalmente la sua quotidianità. Il primo a parlarne è stato Amendola a ‘Verissimo’: “Fa fatica, lotta e ha combattuto con se stessa, col suo corpo. La sua non è una malattia chiara, ha tuttavia una difficoltà nel vivere le sue giornate per via dei dolori fisici. Sta affrontando tutto con intelligenza e coraggio” ha rivelato l’attore, per poi aggiungere che il suo compito è quello di starle vicino: “Era quello che dovevo fare, è stato il mio compito. Non è stato difficile, lo è stato molto più per lei“.
Successivamente è stata lei a uscire allo scoperto e a parlare della natura del suo malessere. Lei, infatti, soffre di cistite interstiziale. “La fase acuta è durata 3 anni. Impari a gestirla e a non provocarla in modo che non sia invalidante. I primi due anni, io che non credo ai social, sono stata in una chat di donne che soffrono questa patologia. Un po’ come gli alcolisti anonimi“ ha raccontato al ‘Corriere della Sera’.
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