Francesca Fariello e Chiara Ratti sono le fondatrici di un progetto che prende il nome di “Cibo Supersonico”, ideato per mettere in atto nuove espressioni della cucina a base vegetale. Tutto questo viene realizzato tramite eventi privati, cene a domicilio e cooking class. In autunno hanno poi deciso di fare un passo ancora più importante: hanno vissuto per un mese “a impatto sotto zero“. Cosa significa? Le due hanno staccato il contatore per abbassare il più possibile le emissioni di CO2. Non solo, hanno messo a dimora 200 alberi in provincia di Brescia per dare un sostegno concreto all’iniziativa “Piantumazione Selvaggia”- Tutto questo è stato documentato con cadenza quotidiana sul loro sito e sui loro canali social in modo tale da mostrare chiaramente le conseguenze nella loro quotidianità.
Chiara Ratti e Francesca Fariello sono diventate note per avere fondato il progetto “Cibo Supersonico“, un’iniziativa nata in un primo momento quasi per gioco, ma che si è poi rivelata un successo. L’iniziativa vuole essere un modo per mangiare in maniera più consapevole e naturale e completamente “plant-based”. Il cibo, come indicano nel loro sito internet, è infatti considerato un viaggio, una sorta di orchestra che permette di conoscere meglio i propri sensi.
Le due, che oggi sono anche una coppia nella vita, vengono da esperienze ma che si sono rivelate complementari. Francesca è una chef 33enne originaria di Formia, mentre la seconda ha 35 anni ed è di Erba, di professione social media manager.
Nonostante si pensi spesso che tra i fornelli debbano stare le donne, i più apprezzati sono spesso uomini. Ed è per questo che le due vogliono smentire questa idea: “Lo spazio per le donne è ancora troppo limitato – ha sottolineato Francesca al ‘Corriere della Sera’ -. Io me ne accorgo quando vado a fare formazione. Vengo chiamata nei ristoranti per capire come aumentare la proposta vegetale nei loro menu, ma spesso noto resistenza negli staff. È pure capitato che arrivi la richiesta di un preventivo, noi organizziamo tutto e poi la consulenza salta. Il motivo? L’idea che una donna giovane possa insegnare, per di più tecniche e ricette vegetali, dà fastidio. Basta vedere l’immagine che ancora oggi si vuole far passare nei programmi di cucina. Gli uomini sono sempre severi e autoritari, le donne dolci e morbide. Ma è una narrativa già scaduta da un pezzo”.
In autunno le due di “Cibo Supersonico” hanno vissuto per un mese in una maniera decisamente inusuale: per 30 giorni hanno provato a impattare il meno possibile sull’ambiente. Le rinunce che loro hanno fatto sono state importanti, ma confermano coem sia possibile affrontare la propria quotidianità prestando attenzione anche a quello che ci circonda.
Francesca e Chiara hanno così fatto a meno di elettricità (e di conseguenza luce, forno, freezer, frigorifero, lavatrice ecc) e acqua calda. L’unica energia a loro disposizione era fornita dai pannelli solari installati sul balcone. Non solo: stop agli acquisti, a meno che non fossero strettamente necessari, e ai viaggi in auto, spostamenti solo a piedi o tramite l’utilizzo di mezzi pubblici.
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