Arriva la conferma da parte della Rai su ciò che era ormai nell’aria da giorni: il Festival di Sanremo si terrà senza la presenza di pubblico al Teatro Ariston. Non solo, perché non ci saranno eventi esterni e programmi radiotelevisivi collegati alla kermesse. Questo è il risultato di una riunione cui ha preso parte anche il direttore artistico Amadeus, con un protocollo di sicurezza che sarà inviato martedì al Comitato Tecnico Scientifico.
Questo ciò che da Viale Mazzini si spiega in una nota, a proposito del programma del prossimo Festival di Sanremo: “La Rai, al termine di una riunione con il Direttore Artistico in cui sono stati esaminati in dettaglio i vari scenari, ritiene che la 71a edizione del Festival di Sanremo, prevista dal 2 al 6 marzo, debba concentrarsi esclusivamente sull’evento serale al Teatro Ariston. Per tale motivo l’azienda presenterà al Cts il protocollo organizzativo-sanitario che non prevede la presenza del pubblico al Teatro Ariston. La Rai ha dato pertanto indicazioni al direttore artistico per lavorare su idee creative compatibili con questa impostazione“.
Assenti, come detto, anche tutte le trasmissioni parallele alla manifestazione canora. “Non sono previsti eventi esterni e la presenza a Sanremo di programmi collegati al Festival, che negli ultimi anni hanno animato la rassegna canora. Con tale impostazione la Rai intende produrre il massimo sforzo per realizzare un Festival in sicurezza e portare lo show ai suoi telespettatori nel rispetto del mondo della musica e della storia del Festival“, ha aggiunto infatti la Rai.
Questo comunicato arriva dopo le polemiche che da diversi giorni infuriavano intorno al Festival di Sanremo. Era stato addirittura il suo conduttore e direttore artistico, Amadeus, a minacciare l’addio in caso di assenza di pubblico sugli spalti dell’Ariston.
Una protesta poi rientrata, ma che aveva generato la risposta severa del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. “Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri. Quindi, come ha chiarito il ministro Speranza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile“, aveva scritto quest’ultimo su Twitter.
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