Nanni Moretti torna al Festival di Cannes. È suo l’unico film italiano in concorso per la Palma d’Oro. La prima edizione dopo l’interruzione causata dalla pandemia si svolgerà dal 6 al 17 luglio.
Tuttavia, anche se non ci saranno altre pellicole italiane in gara, Moretti, con “Tre piani”, guiderà una ricca delegazione di attori “peso massimo” del cinema nazionale, come Margherita Buy, Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher.
Interpretano tutti un ruolo nel film del regista romano, adattamento dall’omonimo romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo, pubblicato da Neri Pozza. Li vedremo sfilare sul Red Carpet, insieme al regista, che ha una parte come attore nel film, il prossimo 11 luglio.
Il romanzo è un’indagine dei tre piani della psicologia freudiana – l’Io, l’Es e il Super Io – attraverso la storia di alcune famiglie di un condominio di Tel Aviv, che diventa Roma nella pellicola di Moretti.
È l’ottava volta che Moretti torna sulla Croisette, a dimostrazione di un rapporto speciale con la città della Costa Azzurra. Nel 1994 vinse il Premio come Miglior regista con “Caro diario”, fino al successo della Palma d’Oro con “La stanza del figlio” nel 2001, per poi tornare in gara dopo più di un decennio con “Mia Madre” nel 2015.
Il regista, molto apprezzato in Francia, ha fatto anche parte della giuria nell’anno del cinquantenario della kermesse cinematografica ed è stato presidente nel 2012, quando a vincere la Palma d’Oro fu “Amour” del regista austriaco Michael Haneke.
Un riconoscimento annunciato da tempo riguarderà un altro regista italiano famoso in tutto il mondo. Nella 74esima edizione, infatti, la Palma d’Oro alla carriera andrà a Marco Bellocchio, che a Cannes porterà in un evento speciale fuori concorso il suo nuovo documentario “Marx può aspettare”.
Si tratta di un drammatico film familiare e personale che parte dalla tragedia del suicidio all’età di 29 anni del gemello Camillo per riflettere sull’elaborazione di un lutto e diventare quasi un’indagine su un periodo storico, quello del ’68, anno in cui Camillo si tolse la vita.
Un pezzo importante d’Italia nella sezione Cannes Premiere con l’ottantenne regista Dario Argento, questa volta in veste di attore in “Vortex” di Gaspar Noé, un film che racconta gli ultimi giorni di una coppia di vecchi amanti.
Nonostante il film di Nanni Moretti sia l’unico in concorso, a dimostrare una certa vitalità e resilienza del cinema italiano nel periodo post pandemia, anche una serie di co-produzioni. Sono “The Story of My Wife” di Ildiko Enyedi, con Jasmine Trinca e l’attesissimo e molto quotato “France” di Bruno Dumont con Léa Seydoux.
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