“Don Matteo” è una delle fiction più longeve della Tv, ma non sembra minimamente stancare il pubblico, che segue con grande attenzione gli episodi inediti in onda ogni settimana su Raiuno. Questa stagione è destinata però a essere ricordata per una novità importante: l’addio a Terence Hill, che dalla prima puntata interpreta il protagonista, sostituito da Raoul Bova, che veste i panni di Don Massimo.
Raccogliere un’eredità così importante non è stato semplice per l’attore, ma lui si augura che il suo personaggio possa essere amato dai telespettatori: “Don Massimo ha voglia di stare tra la gente e sporcarsi le mani – ha scritto lui su Instagram -. Ha voglia di capire cosa sia il perdono, cosa voglia dire accogliere, non giudicare dalle apparenze e dare una seconda possibilità”.
Sostituire un attore e un personaggio entrato nel cuore del pubblico non è mai semplice, soprattutto se si tratta di una delle fiction più amate. Raoul Bova, new entry in “Don Matteo 13”, è consapevole di come Terence Hill sia stato imprescindibile per la serie, ma si augura che il suo Don Massimo possa essere apprezzato allo stesso modo.
“Non posso prevedere quello che dirà il pubblico e non sarebbe nemmeno giusto preoccuparsi in anticipo del gradimento – ha detto Raoul in un’intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ -. Posso dire, però, che ho dato il massimo: ci ho messo il cuore e tutto il tempo necessario per fare bene questo personaggio e mi ci sono accostato in maniera rispettosa e umile, senza cercare di strizzare l’occhio o avere il consenso di qualcuno”.
In attesa di conoscere la risposta dei telespettatori, tra i primi ad accogliere in maniera positiva la scelta di puntare su Bova è stato proprio Terence Hill. Questo ovviamente non può che fare piacere all’attore: “Terence è una gran bella persona. Io ne sono reso conto subito. Lo vedi dal suo modo di fare, di lavorare, dai suoi silenzi, dal rispetto che ha per ogni cosa. Ho chiesto di incontrarlo e lui ha accettato. Mi ha detto: “Vai, ora tocca a te. Diventa indipendente, prenditi la tua identità”.
L’intervista è stata l’occasione anche per dare qualche anticipazione sul sacerdote di cui vestirà i panni: “Don Massimo è uno che quando arriva a Spoleto è ancora alla ricerca di tutte quelle cose che don Matteo già sapeva: il perdono, la necessità di non giudicare. In alcuni casi vorrebbe reagire ma sa che non può farlo perché è un prete. Inoltre arriva in una parrocchia dove c’era un parroco amato e la gente non lo accoglie bene. Per questo chiede spesso consiglio al suo vescovo (interpretato da Giancarlo Magalli, ndr)”.
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