Il pubblico che ha seguito il Festival di Sanremo 2022, un’edizione da record negli ascolti, ha avuto la possibilità di conoscere e apprezzare Ditonellapiaga, che si è presentata in coppia con Donatella Rettore con “Chimica“. La giovane cantante (classe 1997) era alla sua prima presenza all’Ariston, ma ha dimostrato di non avere alcun timore nell’esibirsi di fronte a una platea così importante.
Lei ama definire la sua personalità “fluida” per la sua volontà di non omologarsi sempre ad alcuni stereotipi. Proprio per questo alterna momenti in cui è solare ad altri in cui è nevrotica e malinconica.
Margherita Carducci (questo il vero nome di Ditonellapiaga) è nata a Roma il 5 febbraio 1997 ed è stata protagonista al Festival di Sanremo 2022 insieme a Donatella Rettore. Nonostante il sedicesimo posto finale, la loro canzone ha conquistato pubblico e critica anche per il ritmo travolgente, oltre che per la sua voce. Per lei, infatti, presentarsi in gara ha rappresentato la prima vetrina importante della sua carriera.
Tra le sue passioni più grandi c’è il basket, trasmessa dai suoi genitori. Il padre, Claudio, è infatti il responsabile tecnico del settore giovanile della Virtus Roma, mentre la mamma, Costanza, è responsabile del mini basket. È stato quindi quasi inevitabile per lei praticare questo sport sin da bambina. È in quel periodo che ha militato nella Stella Azzurra, squadra romana dove ha mosso i primi passi Andrea Bargnani. Ben presto, però, lei ha compreso quanto fosse forte l’amore per la musica e ha fatto il possibile affinché potesse trasformarsi in un lavoro.
Determinante è stato l’incontro, datato 2019, con i producer romani Bbprod, grazie a cui ha poi pubblicato il primo singolo, “Parli”. Pochi mesi dopo ha avuto inizio la sua sinergia con Dischi Belli/BMG Italy, con cui ha realizzato la cover di una delle canzoni più importanti dei Matia Bazar, “Per un’ora d’amore“. Nel 2020 ha inciso due singoli, “Morphina” e “Spreco di potenziale“. Il suo album di esordio è invece uscito poche settimane prima della partenza del Festival, dal titolo “Camouflage“.
Ma da cosa nasce un nome d’arte così particolare? Si tratta di una scelta quasi casuale, come ha spiegato lei stessa in un’intervista: “In realtà si tratta di una scelta poco poetica, perché è sostanzialmente il nome con cui mi sono registrata su Instagram, come è successo a Sfera Ebbasta su Facebook. In un periodo in cui cercavo in maniera spasmodica un nome d’arte ma non lo trovavo, un mio amico mi ha chiamato da lontano: ‘Ehi Ditonellapiaga’, riferendosi al mio nome su Instagram. E da lì ho deciso di usarlo”.
Non si sa al momento se sia fidanzata, lei preferisce concentrasi sulla carriera e vorrebbe che in questo momento si parli di lei soprattutto per questo.
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