La star di “Animali fantastici” Eddie Redmayne si è pentita di aver interpretato la parte della protagonista Lili Elbe nel film Premio Oscar The Danish Girl. “Ho fatto quel film con le migliori intenzioni, ma penso che sia stato un errore“. Così ha confessato al Sunday Times l’attore britannico, travolto dalla critiche già nel 2015, quando accettò di interpretare la parte di una donna transessuale. Lili Elbe è stata la seconda persona nella storia a sottoporsi a un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale e a essere identificata come donna transessuale, preceduta da Dora Richter.
“Il problema sta nel fatto che a molte persone non è nemmeno concesso di sedersi al tavolo dove si prendono queste decisioni. Dobbiamo porre rimedio, altrimenti continueremo a fare queste discussioni“, ha spiegato Redmayne al Sunday Times. Già all’epoca diversi critici dissero che la scelta più giusta per la parte sarebbe stata un’attrice transessuale. La scrittrice trans Carol Grant giudicò negativamente l’interpretazione di Redmayne, definendola “regressiva, riduttiva e che contribuisce a stereotipi dannosi“.
Quando nel novembre 2015 il film uscì nelle sale statunitensi, Redmayne difese la sua interpretazione. “Si dovrebbe essere in grado di recitare qualsiasi tipo di ruolo se lo si interpreta con un senso di integrità e responsabilità“. Al Festival del cinema di Venezia del 2015, il regista Tom Hooper riconobbe che l’industria cinematografica aveva un problema con i personaggi e gli attori trans. “C’è qualcosa in Eddie che è attratto dal femminile. Ha già interpretato donne. Nel nostro film, Lili viene presentata come un uomo per i due terzi del film, e la sua transizione avviene abbastanza tardi. Questo – aveva spiegato il regista – ha giocato un ruolo importante nel prendere una decisione“.
Nel giugno 2020, Redmayne si è schierato pubblicamente contro alcune controverse dichiarazioni di J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter e Animali fantastici. “Non sono d’accordo con i commenti di Jo. Le donne trans sono donne, gli uomini trans sono uomini e le identità non binarie sono valide. Non vorrei mai – aveva spiegato Redmayne – parlare a nome della comunità, ma so che i miei cari amici e colleghi transgender sono stanchi di questo costante interrogarsi sulla loro identità, che troppo spesso si traduce in violenze e abusi. Vogliono semplicemente vivere la loro vita in pace, ed è ora che lo facciano“, aveva concluso l’attore.
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