L’esplosione della pandemia da Coronavirus ha avuto pesanti contraccolpi sul mondo dello spettacolo, con conseguenze anche su autentiche istituzioni che resistono da decenni. Una di queste è il Cirque du Soleil, noto circo canadese dedicato soprattutto a mimo, acrobazie, giocoleria. E che è stato costretto ad aprire una procedura per bancarotta controllata.
Le difficoltà del Cirque du Soleil
La motivazione alle spalle della dolorosa decisione è da ricondurre ai “ricavi zero legati alla forzata chiusura di tutti gli spettacoli per il COVID-19“. Lo fa sapere la stessa società. Che però aggiunge di avere tutta la volontà di provare a risanare il debito per garantire che l’amatissimo spettacolo itinerante continui ad esistere.
“L’amministrazione ha deciso di agire in modo deciso. Vogliamo farlo per tutelare il futuro del gruppo“, ha dichiarato Daniel Lamarre, presidente e amministratore delegato di Cirque du Soleil Entertainment Group. “Non vediamo l’ora di rilanciare le nostre attività e ritrovarci di nuovo insieme per creare quel magico show che Cirque du Soleil rappresenta per i suoi milioni di fan nel mondo“, ha aggiunto.
La trattativa per salvare il gruppo
L’istanza è stata presentata alla Corte superiore del Quebec, che la esaminerà nel corso della giornata di mercoledì. La compagnia punta anche ad aprire un tavolo di trattativa con Investissement Quebec e gli azionisti per “consentire alla società di uscire più forte” dalla crisi.
Le analisi finanziarie sono molto pesanti e parlano di un debito di quasi un miliardo di dollari. Numeri in rosso alimentati dal lockdown e che hanno costretto la società a tagliare circa 3.500 posti di lavoro. “Negli ultimi 36 anni, Cirque du Soleil è stata una società di grande successo e che ha sempre generato importanti ricavi. La chiusura forzata di tutti nostri spettacoli dovuta al Coronavirus ha però azzerato tutti i nostri incassi“, ha spiegato ancora Lamarre nel suo comunicato.