Camilleri, a un anno dalla morte esce il romanzo “Riccardino”

Oggi, venerdì 17 luglio 2020, ricorre il primo anniversario della morte di Andrea Camilleri. Nato nel 1925, negli ultimi decenni lo scrittore siciliano ha avuto un forte impatto sulla cultura italiana, grazie a opere come “Un filo di fumo” e “Il birraio di Preston”, oltre, naturalmente, alla lunga serie di romanzi dedicati all’ormai iconico commissario Salvo Montalbano. Questo personaggio ha contribuito notevolmente a far conoscere l’autore al grande pubblico, anche per merito dell’omonima serie televisiva trasmessa da Rai 1 a partire dalla fine degli anni ’90. Nel corso della sua vita, Camilleri è stato anche regista e attore, nonché titolare della cattedra di regia all’Accademia nazionale d’arte drammatica dal 1977 al 1997. Nel 2017, la comunità scientifica italiana ha dato il suo nome all’asteroide 204816 Andreacamilleri.

Riccardino, il romanzo postumo

Da ieri, è disponibile in tutte le librerie “Riccardino”, l’ultimo capitolo della saga del commissario Montalbano. Camilleri ha scritto il romanzo nel 2005, ma ha chiesto alla casa editrice siciliana Sellerio di pubblicarlo solo dopo la sua morte. Nel corso degli anni, l’autore ha rivisto l’opera in una sola occasione: nel 2016 ha apportato alcune modifiche al registro linguistico, senza modificare in alcun modo la trama. Il libro è stato pubblicato nella collana “La memoria”, ideata da Elvira Sellerio e Leonardo Sciascia, ed è disponibile in due edizioni: una classica, basata sulle modifiche apportate da Camilleri nel 2016, e una speciale Fuori collana, contenente entrambe le versioni del romanzo, oltre a una nota di Salvatore Silvano Nigro.

La statua dedicata a Camilleri

Per celebrare la vita e la carriera di Andrea Camilleri, lo scultore racalmutese Giuseppe Agnello ha creato una statua con le fattezze dello scrittore. L’opera, finanziata dall’imprenditrice Margherita Marrazza, raffigura il romanziere seduto al tavolino di un bar, con una sigaretta in mano. Sarà esposta ad Agrigento, precisamente in Piazza San Francesco, un luogo particolarmente caro al romanziere siciliano. Infatti, è proprio questo scorcio della città che l’ha ispirato della creazione di Vigata, il comune immaginario in cui sono ambientate le avventure di Montalbano.

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