Eleonora Giorgi si è spenta a 71 anni e Carlo Verdone le ha dedicato un commovente messaggio di addio, ricordando il loro legame
La notizia della scomparsa di Eleonora Giorgi, avvenuta il 3 marzo 2025 all’età di 71 anni, ha colpito profondamente il mondo del cinema italiano e i suoi fan. Tra i primi a esprimere il proprio dolore è stato l’amico e collega Carlo Verdone, che ha voluto dedicare un toccante messaggio sui suoi canali social per ricordare una delle attrici più iconiche del panorama cinematografico nostrano. Le parole di Verdone risuonano come un tributo alla carriera dell’attrice, ma anche come un riconoscimento della sua straordinaria forza personale.
Giorgi e Verdone: un legame indissolubile
“Grazie amore mio per essere stata la mia compagna in due film fondamentali per la mia e per la tua carriera. Saremo ricordati per tanto tempo ancora”, ha scritto Verdone, evocando i ricordi di una collaborazione che ha segnato la storia del cinema italiano. Eleonora Giorgi e Carlo Verdone hanno lavorato insieme in due pellicole che sono diventate vere e proprie pietre miliari:
- Borotalco (1982)
- Compagni di scuola (1988)
Questi film non solo hanno contribuito a definire il genere della commedia all’italiana, ma hanno anche offerto ai protagonisti un palcoscenico per esprimere il loro talento e la loro creatività.

La carriera di Eleonora Giorgi è stata costellata di successi e riconoscimenti. Il suo ruolo in “Borotalco”, in particolare, le valse il David di Donatello e il Nastro d’Argento, contribuendo a consolidare la sua reputazione come una delle attrici più promettenti del suo tempo. In un’intervista rilasciata nel 2022, Giorgi raccontò come il personaggio di Nadia Vandelli le somigliasse “parecchio”, grazie alla libertà creativa concessole da Verdone. “È stato il più bel ruolo della mia carriera e uno dei personaggi femminili più riusciti del cinema italiano“, affermò.
La forza di Eleonora Giorgi non risiedeva solo nel suo talento artistico, ma anche nella sua straordinaria capacità di affrontare le sfide della vita. Negli ultimi anni, ha combattuto con coraggio contro un tumore al pancreas, un’esperienza che ha segnato profondamente il suo percorso. Carlo Verdone ha voluto sottolineare questo aspetto, dicendo: “Grazie per esser stata un grande, coraggioso esempio per tutti in questo anno così duro e spietato.” La sua resilienza e il suo atteggiamento positivo, anche di fronte a un verdetto così difficile, l’hanno resa un’ispirazione per molti.
Eleonora è sempre stata conosciuta per il suo sorriso contagioso e il suo entusiasmo, caratteristiche che la rendevano amata non solo sul grande schermo, ma anche nella vita quotidiana. Il contributo di Eleonora Giorgi al cinema italiano va oltre i suoi ruoli iconici. Ha saputo incarnare un ideale di donna forte e indipendente, capace di esprimere i suoi desideri e aspirazioni in un’epoca in cui il ruolo della donna nel cinema e nella società era in rapida evoluzione.
La famosa battuta di Nadia, “Anch’io ho diritto alla mia dimensione, mica posso fare la casalinga”, è diventata un vero e proprio manifesto di emancipazione femminile, anticipando di decenni il dibattito sulle pari opportunità e sul ruolo della donna nella società moderna.
Il dolore per la sua scomparsa è avvertito non solo tra i colleghi di lavoro, ma anche tra i fan che l’hanno seguita e amata nel corso degli anni. Eleonora Giorgi verrà ricordata non solo per i suoi ruoli sul grande schermo, ma anche per la sua personalità, la sua forza e la sua capacità di trasmettere emozioni. La sua eredità continuerà a vivere attraverso le opere che ha lasciato e nei cuori di coloro che l’hanno conosciuta e ammirata.