Si è spenta oggi dopo una lunga malattia Monica Vitti, una delle attrici più iconiche e indimenticabili nella storia italiana. La sua caratteristica voce roca e l’innata verve l’hanno accompagnata per quasi quarant’anni di carriera cinematografica, dandole fama internazionale.
Tantissimi i premi vinti, tra cui cinque David di Donatello, tre Nastri d’argento, dodici Globi d’oro, un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale. A causa di una malattia, la Vitti da oltre 20 anni era sparita dalle scene, ma la sua assenza non è riuscita a cancellare una carriera splendida che l’ha resa protagonista di una delle pagine più belle del cinema italiano.
Monica Vitti, biografia
Nata Maria Luisa Ceciarelli a Roma, il 3 novembre del 1931, Monica Vitti si innamora fin da piccola della recitazione. Lei stessa raccontava di mettere in scena spettacoli casalinghi per distrarre i fratelli dagli orrori delle bombe negli ultimi anni di guerra. Si diploma nel 1953 all’Accademia d’arte drammatica sotto la guida di Silvio d’Amico e con un maestro-sodale d’eccezione come Sergio Tofano.
Su consiglio di Tofano, cambiò il nome, per sceglierne uno più artistico, ispirato in parte al cognome della madre, Vittiglia. Al cognome associò il nome “Monica”, che aveva appena letto in un libro e le suonava meglio. Dopo qualche ruolo di secondo piano in alcune pellicole comiche, venne notata dal regista Michelangelo Antonioni, con il quale intrecciò una relazione artistica e sentimentale, che ne fece la sua musa e la protagonista nella sua celeberrima tetralogia cosiddetta dell’incomunicabilità.
E’ in questo momento che decide di dare un taglio alla sua immagine più consolidata e abbraccia l’idea della commedia grazie a Mario Monicelli che la vuole protagonista de “La ragazza con la pistola”.
Il film ebbe un grande successo e contribuì notevolmente a ridefinire la carriera dell’attrice romana, soprattutto agli occhi del pubblico.
Una carriera tra cinema e tv
Negli stessi anni ’60 si è cimentata più volte con la tv, esibendosi con Raffaella Carrà e Mina nel varietà Milleluci. Tutti i grandi registi internazionali la vogliono anche perché oltre a un volto bellissimo e misterioso sfoggia una voce roca e pastosa che afferma una diversità dalla scuola tradizionale di dizione.
Un riconoscimento speciale fu la partecipazione alla tormentata giuria del festival di Cannes del 1968 quando si dimise dal suo ruolo in solidarietà ai contestatori della Nouvelle Vague.
Già allontanatasi dalle scene da diverso tempo e prima di ritirarsi definitivamente a vita privata, a causa delle sue condizioni di salute si mostrò al pubblico per l’ultima volta nel marzo del 2002, alla prima teatrale italiana di Notre-Dame de Paris. Nello stesso periodo concesse anche l’ultima intervista.
Monica Vitti, i film più belli da comprare
Diva della commedia all’italiana, musa di Michelangelo Antonioni e amatissima da Mario Monicelli, Ettore Scola, Luciano Salce, Alberto Sordi, l’attrice romana ha portato a casa innumerevoli riconoscimenti, arrivando a girare circa 53 pellicole.
[sponsor-link id=”198″]
Il pessimismo e l’alienazione sociale di Antonioni esplodono in “Deserto rosso”. Nel film, Monica Vitti è nei panni di Giuliana, moglie di Ugo, un dirigente industriale, infelice e depressa a causa, soprattutto, dello shock subìto in un incidente d’auto. La donna penserà anche al suicidio, fino a quando incontra Corrado e ne diventa l’amante. Il film vinse il Leone d’Oro al Festival di Venezia 1964.
[sponsor-link id=”202″]
Dopo molti ruoli drammatici, Mario Monicelli tirò fuori la parte ironica della mattatrice romana, ne “La ragazza con la pistola”. La commedia è incentrata sulle vicende di Assunta, una ruspante ragazza siciliana che accetta di essere rapita da Vincenzo Macaluso (Carlo Giuffrè), un uomo del suo paese di cui è segretamente innamorata.
[sponsor-link id=”199″]
Il grande maestro Ettore Scola portò al cinema la storia di Oreste, muratore sposato che, un giorno conosce la bella fioraia Adelaide, innamorandosi perdutamente. La donna, però, ama anche il giovane pizzaiolo toscano Nello Serafini, ma Oreste non ci sta e, accecato dalla gelosia, compie un gesto estremo. Questa commedia nera e grottesca, fruttò a Mastroianni il Premio come Migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes.
[sponsor-link id=”201″]
La straordinaria commedia, diretta e interpretata da Alberto Sordi, segue le vicende di una compagnia d’avanspettacolo che si esibisce durante la Seconda guerra mondiale. Capitanata da Mimmo Adami (Sordi) e Dea Dani (Monica Vitti), la compagnia riesce ad ottenere uno strepitoso successo al Teatro Petruzzelli di Bari. Si tratta, però, solo di un momento di gloria passeggero che, una volta sfumato, li costringerà a vivere di rimpianti.
[sponsor-link id=”200″]
Il grande regista romano Luciano Salce scelse la Vitti per il ruolo di Lisa Stefani che con suo marito Livio (Ugo Tognazzi) forma una ricca coppia borghese. Dopo dieci anni di convivenza, però, la coppia inizia a vivere una profonda crisi.