Una chiazza di petrolio si sta estendendo di giorno in giorno sulle acque del Golfo del Messico. Responsabile dell’accaduto potrebbe essere nientemeno che il violento uragano Ida. Dopo aver colpito diverse città degli Stati Uniti, la tempesta si è abbattuta sul Golfo del Messico, danneggiando gravemente un oleodotto presente sul fondo dell’oceano. Lo hanno osservato i sommozzatori che da giorni sono alla ricerca della fonte di fuoriuscita di petrolio. Diversi impianti petroliferi avevano deciso di sospendere l’attività in attesa del passaggio dell’uragano Ida. Ma la preoccupazione in merito a possibili fuoriuscite di greggio si è rivelata fondata.
I sommozzatori della società petrolifera Talos Energy hanno individuato una tubazione rotta con un diametro di circa 30 centimetri. Stando alle dichiarazioni, la tubazione appartiene a un’altra società petrolifera. Al lavoro è anche la Guardia Costiera degli Stati Uniti e altre agenzie statali e federali che stanno coordinando le squadre di subacquei per identificare il proprietario del gasdotto danneggiato.
I sommozzatori hanno individuato anche due oleodotti di circa 4 centimetri aperti e apparentemente abbandonati. Non è chiaro se il petrolio stia fuoriuscendo anche dai due oleodotti più piccoli, ma le immagini satellitari mostrano almeno tre chiazze diverse nella stessa area. La chiazza più grande si sta progressivamente spostando verso est lungo la costa del Golfo e attualmente si trova a circa 19 km dalla costa.
Intanto gli esperti della Guardia Costiera continuano a monitorare le immagini satellitari della National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti per determinare la fonte della fuoriuscita. Una volta identificata la fonte, la Guardia Costiera e le agenzie partner attiveranno un immediato piano di recupero e controllo delle fonti. Nel frattempo, diverse squadre speciali della Clean Gulf Associates sono al lavoro per mitigare qualsiasi ulteriore impatto ambientale nelle acque del Golfo del Messico.
Non è ancora chiaro quanto petrolio sia fuoriuscito, stando alle dichiarazioni del portavoce del Dipartimento per la qualità ambientale della Louisiana, Greg Langley. A partire da mercoledì scorso, i regolatori statali stavano monitorando circa cento segnalazioni di fuoriuscite di sostanze chimiche e petrolio in tutto lo stato. Insomma, il timore è che l’uragano Ida abbia provato l‘ennesimo disastro ambientale in un’area già fortemente inquinata, come il Golfo del Messico.
Quello che emerge dal rapporto è che nessuno Stato sta cercando davvero di dire addio…
Dall'indagine che ha coinvolto la Generazione Z è emerso che soltanto il 20% si sente…
Sciopero nazionale della sanità: medici e infermieri protestano contro la manovra 2025 per chiedere dignità,…
Donald Trump prepara la sua nuova amministrazione con nomine sorprendenti e fedeli alleati, puntando su…
Scopri i dettagli del Bonus Natale 2024: requisiti, novità e modalità per ottenere i 100…
Il patron di X avrebbe messo in discussione alcuni dei candidati scelti da Boris Epshteyn,…