Una chiazza di petrolio si sta estendendo di giorno in giorno sulle acque del Golfo del Messico. Responsabile dell’accaduto potrebbe essere nientemeno che il violento uragano Ida. Dopo aver colpito diverse città degli Stati Uniti, la tempesta si è abbattuta sul Golfo del Messico, danneggiando gravemente un oleodotto presente sul fondo dell’oceano. Lo hanno osservato i sommozzatori che da giorni sono alla ricerca della fonte di fuoriuscita di petrolio. Diversi impianti petroliferi avevano deciso di sospendere l’attività in attesa del passaggio dell’uragano Ida. Ma la preoccupazione in merito a possibili fuoriuscite di greggio si è rivelata fondata.
Individuata una perdita nel Golfo del Messico
I sommozzatori della società petrolifera Talos Energy hanno individuato una tubazione rotta con un diametro di circa 30 centimetri. Stando alle dichiarazioni, la tubazione appartiene a un’altra società petrolifera. Al lavoro è anche la Guardia Costiera degli Stati Uniti e altre agenzie statali e federali che stanno coordinando le squadre di subacquei per identificare il proprietario del gasdotto danneggiato.
NEW: we found a substantial & ongoing oil spill in the Gulf of Mexico…
Then spotted a company quietly & feverishly trying to clean up the #TALOSSPILL
THREAD on the collaborative investigation w/ @HirokoTabuchi & @BlackiLi
Story: https://t.co/K8V03lvyVe pic.twitter.com/mZ8QeTTA4i— John Scott-Railton (@jsrailton) September 4, 2021
Sono almeno tre le chiazze di petrolio
I sommozzatori hanno individuato anche due oleodotti di circa 4 centimetri aperti e apparentemente abbandonati. Non è chiaro se il petrolio stia fuoriuscendo anche dai due oleodotti più piccoli, ma le immagini satellitari mostrano almeno tre chiazze diverse nella stessa area. La chiazza più grande si sta progressivamente spostando verso est lungo la costa del Golfo e attualmente si trova a circa 19 km dalla costa.
An oil spill with a potential connection to Hurricane Ida has occurred in the Gulf of Mexico, according to an examination of satellite and aerial survey images, ship tracking data and interviews with those involved in the spill response. https://t.co/dJi9k9qkLs
— The New York Times (@nytimes) September 4, 2021
Al lavoro per contenere i danni della perdita
Intanto gli esperti della Guardia Costiera continuano a monitorare le immagini satellitari della National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti per determinare la fonte della fuoriuscita. Una volta identificata la fonte, la Guardia Costiera e le agenzie partner attiveranno un immediato piano di recupero e controllo delle fonti. Nel frattempo, diverse squadre speciali della Clean Gulf Associates sono al lavoro per mitigare qualsiasi ulteriore impatto ambientale nelle acque del Golfo del Messico.
Il Golfo del Messico al centro di un nuovo disastro ambientale
Non è ancora chiaro quanto petrolio sia fuoriuscito, stando alle dichiarazioni del portavoce del Dipartimento per la qualità ambientale della Louisiana, Greg Langley. A partire da mercoledì scorso, i regolatori statali stavano monitorando circa cento segnalazioni di fuoriuscite di sostanze chimiche e petrolio in tutto lo stato. Insomma, il timore è che l’uragano Ida abbia provato l‘ennesimo disastro ambientale in un’area già fortemente inquinata, come il Golfo del Messico.