I funzionari della fauna selvatica della California hanno lanciato un allarme pubblico per la morte di 4 lontre marine, trovate tra il 2020 e il 2022. Queste sono state infettate dal parassita Toxoplasma gondii, che causa la toxoplasmosi, malattia che non si era mai verificata negli Stati Uniti. La malattia è una minaccia per gli altri mammiferi, anche per le persone.
Le lontre avevano un livello altissimo di parassiti e un alto numero di grassi. In genere, gli altri tipi di toxoplasmosi colpiscono cervello e sistema nervoso centrale. Le 4 lontre della California sembravano più malate rispetto a quelle infettate da altri ceppi, e sono morte nel giro di settimane.
Il Toxoplasma può riprodursi solo nell’intestino di gatti domestici o selvatici e, sebbene di solito lieve, il parassita è molto diffuso in natura e colpisce i mammiferi a sangue caldo. Il 60% delle lontre marine meridionali adulte ha infezioni attive e la lontra marina del sud, sottospecie in pericolo in California, conta ormai solo 300 esemplari.
Karen Shapiro, della Scuola di Medicina Veterinaria di Davis, si dice scioccata da questa malattia che non aveva mai visto prima. Ma le sorprese non finiscono qui: il ceppo del parassita corrispondeva a campioni prelevati da due leoni di montagna canadesi una trentina di anni fa. Il ceppo, chiamato COUG, è stato rilevato dopo che alcuni residenti di Victoria hanno contratto la toxoplasmosi da acqua contaminata.
Anche le persone, quindi, possono contrarre il parassita, attraverso i gatti o alcuni cibi crudi o poco cotti. I sintomi includono febbre, dolori muscolari o anche danni al cervello e altri organi. Almeno altri cinque casi sospetti di COUG nelle lontre sono attualmente in varie fasi di test.
Il Toxoplasma entra nell’oceano attraverso il deflusso delle acque piovane e viene raccolto nei molluschi e nei granchi, cibi preferiti dalle lontre marine. I ricercatori hanno trovato un altro ceppo del parassita, noto come Tipo X, presente nei gatti proveniente da bacini idrografici. Il parassita sopravvive in acqua marina fino a due anni, ma può anche rimanere dormiente per parecchio tempo, nascondendosi nelle cellule e riattivandosi se il sistema immunitario dell’ospite si indebolisce. Purtroppo, le recenti alte maree e inondazioni della California, potrebbero aumentare il rischio di diffusione.
Ma anche un altro parassita è diffuso dall’acqua, il Sarcocystis neuroma, che non è un patogeno umano. Solitamente è ospitato negli opossum ed è più facile da rintracciare. Gli scienziati hanno notato che il “sarco” è più presente in seguito a tempeste.
I ricercatori spiegano che la colpa è anche nostra, per il modo in cui abbiamo alterato gli ambienti costieri causando attraverso il cambiamento climatico e l’inquinamento. Inoltre, la costruzione di parcheggi e strade nelle zone umide, comporta il fatto che l’acqua può andare solo a valle, di conseguenze entra nel mare con più forza portando con sé i parassiti. In più, i luoghi in cui le lontre possono rifugiarsi è limitato dall’aumento delle popolazioni di grandi squali bianchi a nord e a sud.
Se vogliamo preservare e conservare questa specie, dobbiamo davvero considerare questa connessione terra-mare e come il cambiamento climatico sta influenzando la salute della loro popolazione.
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