Una grande tempesta solare potrebbe scatenarsi nelle prossime ore con effetti importanti nelle regioni settentrionali del globo. A rischio le reti elettriche delle zone più colpite dal fenomeno geomagnetico con conseguente pericolo di black-out a latitudini elevate. Aurore boreali potrebbe essere avvistate nei cieli di New York, della Scozia e dell’Irlanda del Nord in concomitanza con il brillamento solare in arrivo. A lanciare l’allarme è la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti.
Tempesta solare in arrivo: a rischio le reti elettriche
Sabato, 9 ottobre, gli scienziati hanno osservato una violenta eruzione di materia sulla superficie del Sole. Questo fenomeno, noto come brillamento solare, è in grado di sprigionare una quantità di energia equivalente a varie decine di milioni di bombe atomiche. L’eruzione di energia può generare, a sua volta, una tempesta solare e interferire con le comunicazioni radio sulla Terra, oltre a provocare fluttuazioni delle reti elettriche.
Quando la tempesta solare arriverà sulla Terra
I primi segnali indicano che l’espulsione di massa potrebbe raggiungere la Terra tra l’11 e il 12 ottobre, generando forti tempeste geomagnetiche. A conferma di quanto accaduto, vi sono le immagini del Solar and Heliospheric Observatory, recentemente diffuse, che mostrano il fenomeno geomagnetico. La tempesta geomagnetica potrebbe raggiungere la categoria G2, classificata come moderatamente forte, secondo l’agenzia.
Aurore boreali, forse in Scozia e a New York
Le particelle energetiche emesse da questi fenomeni solari sono le prime responsabili dell’aurora boreale. Da qui, la possibilità di avvistare aurore boreali nelle prossime 48 ore, anche a latitudini improbabili, come a New York e in gran parte della Scozia. C’è una piccola possibilità che l’aurora raggiunga l’estremo nord dell’Inghilterra e dell’Irlanda del Nord stanotte, ma le nuvole si addensano e gli avvistamenti sono più probabili nell’Irlanda del Nord.
Evento di Carrington, la famosa tempesta del 1859
Ma gli astronomi non si aspettano che il brillamento causi gravi interruzioni come accadde durante l’evento di Carrington nel 1859. Considerata la più grande tempesta solare mai registrata, l’evento di Carrington ha lasciato un’aurora visibile nel cielo, anche a latitudini molto più vicine all’equatore, descritto nelle testimonianze dell’epoca, come più luminoso della luce di una luna piena. La tempesta solare del 1859 produsse effetti su tutta la Terra dal 28 agosto al 2 settembre, provocando notevoli disturbi alla rete del telegrafo e generando a un’aurora boreale visibile anche a latitudini inusuali, come a Roma, in Giamaica, alle Hawaii e a Cuba.