Come reso noto dall’ufficio per il volo umano della Cnsa (l’agenzia spaziale cinese), il secondo stadio del razzo Long March 5B è rientrato nell’atmosfera sull’Oceano Indiano, in un’area vicina alle Maldive. Il rientro è stato confermato anche dai dati del Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America (Norad). Le stime iniziali, che avevano indicato prima il Nord Atlantico e poi il bacino del Mediterraneo come probabile punto di “atterraggio”, si sono rivelate errate. Tramite un comunicato ufficiale, nelle scorse ore la Protezione Civile aveva escluso la caduta di uno o più frammenti del razzo cinese sull’Italia.
Il rientro dei resti del razzo cinese
La BBC spiega che la maggior parte del razzo cinese è andata distrutta durante il rientro. Le parti rimanenti sono finite nell’oceano indiano, a ovest delle Maldive. Per il Global Times, tutti i detriti sono rientrati nell’atmosfera terrestre alla 10:24 (02.24 GTM). Il quotidiano cita come fonte il “China Manned Space Engineering Office”. Secondo l’emittente governativa Cctv, inoltre, i resti del razzo sono rientrati nell’atmosfera alle 10:12 sul Mar Mediterraneo e sono caduti alle 10:24 nell’Oceano Indiano, nelle acque internazionali al largo delle Maldive.
Il precedente del 2020
Lo scorso giovedì, il razzo Long March 5B ha portato il modulo centrale Tianhe (Armonia celeste) nello spazio, segnando l’inizio della costruzione della stazione spaziale cinese. Nel maggio del 2020, i detriti di un altro lanciatore “Long March 5B” sono caduti sulle parti rurali della Costa d’Avorio, causando danni a diversi edifici nella nazione dell’Africa Occidentale.
La stazione spaziale cinese
Il modulo Tianhe rappresenta il “cuore” della futura stazione spaziale cinese, chiamata “Tiangong” (il Palazzo celeste). Proprio come la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) è destinata a diventare uno dei pochi avamposti umani presenti nello spazio. Per portare in orbita e assemblare tutti gli elementi del Palazzo celeste saranno necessarie altre 10 missioni che, se tutto andrà come previsto, saranno portate a termine entro il 2022.