Perseverance, la sonda Nasa fallisce prima raccolta su Marte

Perseverance, il rover della Nasa atterrato su Marte lo scorso febbraio, ha iniziato a scavare il suole del pianeta per raccogliere campioni di roccia destinati ad essere riportati, una volta conclusa la missione, sulla terra.

Primo tentativo fallito per Perseverance: “Esplorazione senza precedenti, abbiamo la squadra giusta”

Il primo tentativo da parte della sonda, però, è fallito. Secondo quanto emerso, i dati trasmessi da Perseverance indicano che nessun campione è stato ancora raccolto. Questo primo risultato negativo non ha però stupito la Nasa, consapevole della complessità dell’operazione sul pianeta rosso.

La raccolta dei campioni è iniziata. Non è il risultato che ci aspettavamo. C’è sempre un rischio quando si intraprende un’esplorazione senza precedenti, ma so che abbiamo la squadra giusta per questa operazione e continueremo a cercare una soluzione per garantire il successo in futuro“. A dirlo attraverso Twitter è Thomas Zurbuchen, direttore scientifico della Nasa.

“Le prime foto e i dati mostrano un foro di successo, ma nessun campione nel tubo. È qualcosa che non abbiamo mai visto nei test sulla Terra” ha scritto la Nasa su Twitter. “Marte continua a sorprenderci. Stiamo affrontando una nuova sfida“.

Mars Sample Return, la missione per portare sulla terra i frammenti raccolti dalla sonda

Il processo di raccolta dei campioni di parte di Perseverance su Marte è piuttosto complesso. La sonda, infatti, per prelevare un frammento delle dimensioni di un gessetto e sigillarlo in un tubo emertico può metterci circa undici giorni. Le aspettative dell’agenzia spaziale americana sul risultato della missione sul Pianeta sono alte. Infatti, la Nasa si aspetta che Perseverance riesca a raccogliere una 30ina di campioni e riesca a riportarli sulla Terra. Questo per riuscire finalmente a comprendere se su Marte sono o meno presenti forme di vita.

La Nasa, proprio per questo motivo, sta pianificando la missione Msr, Mars Sample Return, per riportare i campioni raccolti da Perseverance da Marte alla Terra tra circa nove anni, intorno al 2030.

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