Dopo Hope, oggi anche la sonda cinese Tianwen-1 è entrata nell’orbita di Marte. A riportarlo è stata l’emittente televisiva statale China Central Television (Cctv). Per la Cina si tratta del primo successo nella storia dell’esplorazione del pianeta rosso, nonché di un passo importante verso una migliore comprensione del corpo celeste. Infatti, l’obiettivo della missione Tianwen-1, il cui nome significa “ricerca della verità celeste”, è raccogliere informazioni sulla presenza di eventuali tracce di acqua e di altre forme di vita su Marte. A tale scopo, oltre all’orbiter è stato lanciato anche un rover dotato di tredici strumenti, che dovrebbe raggiungere il suolo marziano il prossimo maggio.
Lo studio di Marte
La sonda è entrata nell’orbita di Marte nelle prime ore del pomeriggio. Stando a quanto riferito dalla China National Space Administration, l’agenzia spaziale cinese, tutto si è svolto come da programma. Nei prossimi giorni, l’orbiter si riposizionerà e inizierà a studiare il corpo celeste. La sua osservazione durerà un intero anno marziano (pari a 687 giorni terrestri). La sonda è dotata di vari strumenti, tra cui due telecamere, un radar di superficie e un rilevatore con cui studiare il campo magnetico di Marte. Verso maggio, il rover si distaccherà dall’orbiter per provare a posarsi sulla superficie del pianeta. Se l’operazione andrà a buon fine, la Cina diventerà il secondo Paese al mondo (dopo gli Stati Uniti) a fare un atterraggio morbido su Marte.
In attesa di Mars 2020
Dopo Hope e Tianwen-1, ora manca all’appello solo la sonda della Nasa Mars 2020. Il suo arrivo è previsto per il 18 febbraio. Si tratta di un “ritardo” comprensibile, considerando che il veicolo spaziale era stato lanciato alcuni giorni dopo il decollo di Hope e Tianwen-1. Tramite questa missione, l’agenzia spaziale statunitense mira a riportare i primi campioni di Marte sulla Terra entro il 2031 (tramite una collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea). Fondamentale, a tale scopo, sarà il contributo del rover Perseverance.