Dinosauri, il declino della loro biodiversità iniziò prima dell’asteroide

L’estinzione di massa che 66 milioni di anni fa portò alla scomparsa dei dinosauri non-aviani nasconde ancora dei punti oscuri su cui gli esperti stanno cercando di fare luce. Sebbene la maggior parte della comunità scientifica abbia individuato come causa del cataclisma la caduta di un asteroide nel Golfo del Messico, restano ancora dei dubbi su quanto il suo impatto influì sul declino dei grandi rettili. Alcuni ricercatori, infatti, sostengono che la biodiversità dei dinosauri iniziò a ridursi ben dieci milioni di anni prima della caduta del corpo celeste. I cambiamenti climatici legati all’evento K-T non avrebbero fatto altro che accelerare un processo già in corso da molto tempo. Questa ipotesi è stata contestata da altri esperti, che ritengono il presunto declino della biodiversità una “falsa pista”, nata a causa dalla scarsità di fossili risalenti ad alcuni periodi.

Il declino dei dinosauri

A riaccendere l’annoso dibattito ci pensa un nuovo studio, fresco di pubblicazione sulla rivista scientifica Nature Communications. Le conclusioni raggiunte dal team guidato da Fabien L. Condamine, dell’Università di Montpellier, indicano che la biodiversità dei dinosauri stava già calando ben 10 milioni di anni prima della caduta dell’asteroide. Nel corso delle loro ricerche, gli esperti hanno esaminato le sei famiglie di dinosauri più comuni del Cretaceo. Dopo un lungo periodo di prosperità, 76 milioni di anni iniziò il loro declino, segnato da un aumento dei tassi di estinzione. In alcuni casi si verificò anche una flessione del tasso di origine di nuove specie. Queste variazioni dipesero dal cambiamento climatico. Gli ambienti iniziarono a diventare sempre più freddi, portando alla scomparsa di varie specie erbivore e determinando degli sconvolgimenti negli ecosistemi dei dinosauri. Ad “approfittare” delle nuove condizioni climatiche furono i mammiferi, la cui popolazione andrò incontro a un leggero aumento.

Lo svolgimento dello studio

Lo studio condotto dal professor Condamine si è concentrato sull’analisi di 1.600 fossili di dinosauri appartenenti a sei famiglie principali. L’obiettivo era misurare i tassi di estinzione degli anchilosauri, dei ceratopsidi, degli adrosauri, dei dromaeosauridi, dei troodontidi e dei tirannosauri.

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