Dopo mesi di attesa, la cometa più promettente per gli osservatori del cielo si sta finalmente avvicinando e diventa più visibile. Scoperta il 3 gennaio 2021 da Greg Leonard, uno specialista di ricerca senior presso l’Osservatorio di Mount Lemmon in Arizona, la cometa Leonard potrebbe diventare un oggetto visibile al binocolo e persino a occhio nudo nella notte di Santa Lucia.
“Ci sono possibilità di vedere facilmente questa cometa ad occhio nudo, anche se in condizioni non ottimali“, ha scritto l’astronomo Gianluca Masi del Virtual Telescope Project. Naturalmente, le comete sono famigerate per la loro volubilità e possono disintegrarsi quasi in nulla in qualsiasi momento, mentre si avvicinano al sole. Ma se Leonard sopravvivrà, passerà vicino alla Terra nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, quando potrebbe essere visibile anche a occhio nudo.
Come sempre, “la notizia del passaggio di una cometa riaccende in noi un grande interesse“, come spiega l’astrofisico Gianluca Masi. ‘‘Non c’è niente da fare. Quando si preannuncia l’arrivo di una cometa luminosa, la notizia cattura ciascuno di noi, anche se non abbiamo alcuna familiarità con le vicende del cielo. È come se si risvegliasse un interesse genetico, innato, remota eco di quell’attenzione straordinaria che proprio agli astri chiomati riservavano i nostri antenati’‘, prosegue l’astrofisico.
Ma cosa dobbiamo aspettarci? La cometa Leonard è visibile all’alba con un telescopio o un buon binocolo e lo sarà per tutta la prima parte di dicembre. “La luminosità dovrebbe gradualmente aumentare“, sino a diventare visibile anche a occhio nudo, presumibilmente nella notte di Santa Lucia. “Una specifica configurazione tra la Terra, la Leonard e il Sole, potrebbe contribuire, intorno al 14 dicembre”, a un significativo incremento in luminosità. “Le polveri della cometa -spiega Masi – potrebbero diffondere verso di noi una quantità extra di luce solare“.
Vi è la possibilità di vedere tecnicamente a occhio nudo, sotto un cielo buio, la cometa C/2021 A1 Leonard già intorno all’8-10 di dicembre, “con l’ulteriore speranza che si verifichi quella diffusione di luce aggiuntiva“, sottolinea Masi. Nei giorni immediatamente successivi la sua luminosità dovrebbe ancora aumentare, ma la posizione nel cielo sarà via via più critica. Un piccolo telescopio o un binocolo, invece, “dovrebbero permetterci di visualizzarla senza problemi“.
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