Clima impazzito, 2021 anno “dei record”: dati preoccupanti

Più di quattrocento stazioni meteo intorno al mondo hanno superato il loro record assoluto a livello di temperatura nel 2021. A riportare l’ennesimo esempio dell’impatto sul mondo del riscaldamento globale è il Guardian, che racconta l’esperienza di Maximiliano Herrera, climatologo che da oltre 30 anni pubblica le cifre relative agli eventi estremi in ogni angolo della Terra.

Clima, battuto un record non invidiabile anche in Italia

Per Herrera il 2021 non è stato l’anno più caldo della storia (almeno da quando si registrano i dati in maniera scientificamente attendibile), ma rientrerebbe almeno fra i primi cinque o sei, proseguendo un trend che negli ultimi anni si è fatto sempre più preoccupante.

Dieci i Paesi che hanno registrato un record assoluto a livello di temperatura nel 2021: fra questi c’è anche l’Italia (a Siracusa, lo scorso agosto, si sono registrati 48,8 gradi Celsius), che nell’infelice elenco fa compagnia a Oman, Emirati Arabi Uniti, Canada, Usa, Marocco, Turchia, Taiwan, Tunisia e Dominica. Sono poi 107, in totale, i Paesi che hanno battuto un record a livello di temperatura media in almeno uno dei dodici mesi. E sono solo cinque quelli che hanno fatto registrare un record a livello di temperatura più bassa.

L’ondata di calore nell’Ovest degli Usa evento chiave del 2021

L’evento chiave, secondo Herrera e i suoi colleghi, che ha portato il 2021 a registrare questo tipo di dati è soprattutto l’estrema ondata di calore verificatasi sulla costa occidentale degli Usa nei mesi di giugno e luglio. Una vera e propria “cappa di caldo” che ha portato alcune stazioni meteo a battere il record di temperatura precedente anche di 5 gradi. Tanto da essere definita, dagli esperti, “sorprendente e preoccupante”.

“Il 2021 ha registrato moltissimi eventi estremi – ha spiegato Herrera al Guardian -. Ma quello della scorsa estate nell’Ovest degli Usa ha spiazzato ogni singolo climatologo sulla faccia della Terra. Per me si è trattata della madre di tutte le ondate di calore“.

E le previsioni per il 2022 non sono proprio più rosee. L’anno, infatti, è iniziato all’insegna del caldo anche in zone dove di solito si respira ben altra aria. Tanto che nel Regno Unito e negli Usa sono già stati battuti altri record a livello di temperatura.

Anche nella nostra Italia si è avuta l’impressione di una primavera (se non di un’estate) anticipata, pure in zone di solito molto fredde. L’epoca dei moniti e degli avvertimenti, però, dev’essere superata secondo gli esperti: solo la consapevolezza dei possibili danni del riscaldamento globale potrebbe rallentare un trend, a loro dire, molto pericoloso per il futuro.

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