Record mondiale per la nave rompighiaccio italiana ‘Laura Bassi’, che ha raggiunto il punto più meridionale mai toccato da una nave nel Mare di Ross. E’ successo durante la campagna oceanografica della 38° Spedizione Italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Ad essere raggiunto, nella Baia delle Balene, un sito ad oggi inesplorato che si trova alla latitudine di 78° 44.280’ S.
Le condizioni di mare, straordinariamente libero dai ghiacci, hanno consentito di effettuare attività di pesca scientifica e i campionamenti previsti dal progetto Bioclever. Una prima analisi del materiale prelevato dai ricercatori del progetto ha evidenziato un’elevata densità di stadi larvali e giovanili di specie ittiche, tra cui alcune raramente osservate nel Mare di Ross, oltre ad elevate masse di alghe unicellulari.
L’Antartide è l’ultimo continente del pianeta ad essere stato esplorato. Quasi completamente ricoperto di ghiaccio, è l’area più alta, secca e fredda della Terra, ma anche la più incontaminata. La temperatura minima registrata è vicina ai -90°C mentre l’umidità è solo del 15-20%, e sulle coste i venti possono raggiungere i 300 km/h. La presenza della calotta glaciale e della corrente marina circumpolare, e i fenomeni legati alla formazione e scioglimento dei ghiacci, influenzano la circolazione atmosferica e quella delle correnti fredde oceaniche, contribuendo a regolare la temperatura e il clima terrestre.
Il Trattato Antartico firmato nel 1959 consacra l’Antartide quale luogo di pace, di scienza e di collaborazione internazionale, congelando qualsiasi rivendicazione territoriale. Ad oggi gli Stati che hanno aderito sono 54, tra cui l’Italia dal 1981. Il Trattato stabilisce i principi ambientali da rispettare nella pianificazione e nello svolgimento di qualsiasi attività, in modo da assicurare, nell’interesse dell’umanità, la conservazione della flora, della fauna e dell’ambiente naturale. Inoltre nel 1991 è stato siglato il Protocollo di Madrid, con cui si dichiara la messa al bando per 50 anni di ogni sfruttamento minerario dell’Antartide e la valutazione di impatto ambientale per tutte le attività in programma. Negli anni sono state costruite oltre 60 basi scientifiche. L’Antartide non è abitato da nessuna popolazione stanziale: la presenza umana è limitata al personale delle spedizioni scientifiche che durante la stagione estiva è di circa 4.500 persone e durante quella invernale di circa 1.000.
L’Italia è presente in Antartide dal 1985 con un Programma scientifico governativo noto come PNRA, finanziato dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Dal 1985 ad oggi il PNRA ha organizzato 38 spedizioni in Antartide. Oggi l’orientamento delle ricerche è verso studi interdisciplinari aventi per oggetto i fenomeni globali relativi all’atmosfera, alla biosfera, alla geosfera e all’astronomia.
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