Una “nuova” Stonehenge potrebbe essere stata scoperta, a pochi passi dalla prima. Gli archeologi delle università di St Andrews, Birmingham, Warwick, Glasgow e dell’Università del Galles Trinity Saint David hanno scovato, poco lontano dal famoso sito, a Durrington (a tre miglia di distanza), un altro anello formato da archi di pietra. Sul luogo del ritrovamento, dove sono stati effettuati gli scavi, ci sarebbero prove di un cerchio largo 1,2 miglia (2 km) di dolmen di grandi dimensioni che misurano più di dieci metri di diametro e cinque di larghezza. La costruzione potrebbe risalire a circa 4.500 anni fa. Secondo gli archeologi, il sito è di epoca neolitica ed era collegato allo storico luogo sacro di Stonehenge.
La notizia è destinata ad avere grande rilevanza nel campo dell’archeologia perché getta nuova luce sul mistero di Stonehenge. Gli scienziati ipotizzano infatti che le oltre 20 pietre servissero un tempo come protezione per un’area sacra. Secondo il professor Richard Bates, della St Andrews’ School of Earth and Environmental Sciences, questa scoperta mostra una società ancora più complessa di come si immaginava: “Ora sappiamo che la popolazione era connessa con gli eventi naturali in un modo che è difficile concepire oggi, nel mondo moderno”.
La storia della “vecchia” Stonehenge
I primi studi scientifici sul sito di Stonhenge risalgono alla metà del Seicento, quando John Aubrey sostenne che l’opera fosse da attribuire ai druidi. Una teoria ancora molto diffuso nell’immaginario popolare, anche se storicamente smentita. La datazione radiocarbonica fa infatti risalire il monumento al 3100 a.C., ma i druidi vennero istituiti come sacerdozio da Celti solo dopo il 300 a.C. Stonehenge è patrimonio dell’Unesco dal 1986. L’attuale disposizione delle pietre si deve a una ricostruzione della prima metà del Novecento. Nel corso degli anni è diventato un luogo di pellegrinaggio per molti seguaci del Centismo, della Wicca e di altre religioni neopagane. Tra il 1972 e il 1984 fu anche teatro di un festival musicale, ma nel 1985 fu bandito a causa dei violenti scontri scoppiati tra la polizia e alcuni partecipanti. L’episodio è conosciuto con il nome di Battaglia di Beanfield.