Il 15 maggio 2023 è il giorno in cui l’Italia esaurisce tutte le risorse che la Terra può offrirgli quell’anno. Si chiama Overshoot Day e significa letteralmente: “Giorno del sovrasfruttamento della Terra“. “To overshoot” significa infatti “oltrepassare” i limiti, esaurendo le risorse necessarie a poter soddisfare i propri bisogni, proprio come ha fatto l’Italia esaurendo in anticipo le risorse utili disponibili, come? Consumandone una quantità che supera quella che il Pianeta riesce a garantire. Questa giornata ha l’obiettivo di rendere cosciente la popolazione del fatto che le risorse utilizzabili nel mondo non sono infinite e che per questo motivo è indispensabile adottare un comportamento attento e intelligente che possa ridurre al minimo gli sprechi.
L’Overshoot day è una data calcolata ogni anno dall’organizzazione di ricerca internazionale Global Footprint Network (Gfn), tenendo conto della domanda di risorse in un anno e della capacità di generarle. Si parla di Overshoot Day, quindi, nel momento in cui si verifica un deficit e la domanda da parte dell’umanità supera la “disponibilità” della Terra. Per gli scienziati è il giorno in cui potrebbero cominciare a scarseggiare le fonti essenziali di vita, come acqua, cibo, fibre, legno e assorbimento di anidride carbonica, anticipando la “biocapacità globale”. Il Global Footprint Network calcola il giorno definito come Overshoot Day dal rapporto tra la biocapacità del pianeta, quindi l’insieme di tutte le risorse che la Terra offre in un anno e la richiesta totale di risorse da parte della popolazione.
Puoi calcolare anche tu e in modo semplice il tuo bisogno personale, dal sito di Global Footprint Network.
L’Overshoot Day tende a cadere sempre prima, proprio perché la situazione ambientale peggiora di anno in anno condizionando in questo modo l’esaurimento delle risorse. Dagli anni ’70 il “giorno del sovrasfruttamento della Terra” è stato tendenzialmente anticipato ogni anno, seppure spesso solo di un giorno. Durante l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, che ha obbligato gran parte della popolazione mondiale a seguire le regole del lockdown, si è verificato, invece, un netto miglioramento della situazione, che ha visto spostare eccezionalmente la data dell’Overshoot in avanti e non indietro. Dall’Overshoot Day del 2019, fissato al 29 luglio, si è passato alla data del 22 agosto per il 2020, mentre dal 2021 in poi si è tornati ai ritmi precedenti.
Questo ha messo in evidenza l’estrema importanza del contributo degli individui nella questione delle risorse naturali. Con il lockdown la popolazione è stata costretta a fermarsi, ma il Pianeta ha visto un notevole cambiamento e miglioramento, godendo soprattutto della riduzione delle emissioni di CO2 e di una minore pressione sulle foreste.
Il COVID-19 aveva provocato, tra il 1 gennaio e il 22 agosto 2020, una riduzione del 9,3% dell’impronta ecologica dell’umanità, ovvero la quantità di superficie terrestre e acquatica indispensabili a produrre le risorse necessarie per sostenere i bisogno dell’intera umanità.
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