Non solo il lago Tuz: perché i laghi nel mondo stanno scomparendo

La siccità unita ad anni di politiche agricole dannose hanno causato l’esaurimento delle riserve idriche sotterranee del lago Tuz in Turchia. Esteso per 1.165 chilometri quadrati, il bacino ipersalino, secondo per dimensioni nel Paese, è diventato uno dei simboli delle conseguenze disastrose del cambiamento climatico. Nelle stagioni calde era la meta delle migrazioni di enormi colonie di fenicotteri: lo raggiungevano per riprodursi e nutrirsi nelle sue acque basse.

A testimoniarlo è un fotografo naturalista, Fahri Tunc: “C’erano circa 5mila giovani esemplari della specie qui. Sono morti tutti perché non c’era acqua”.

Allarme siccità

 

 

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Il Tuz non è un caso isolato. Molti altri laghi in Turchia si sono prosciugati in modo analogo o si sono ritirati a livelli allarmanti, a causa delle scarse precipitazioni e a pratiche di irrigazione insostenibili. Molti scienziati del clima avvertono che l’intero bacino del Mediterraneo è a rischio di grave siccità e desertificazione. Nel lago di Van, il più grande della Turchia, la scorsa settimana secondo quanto riferito dalla televisione turca HaberTurk, il livello delle acque era sceso a livelli così bassi che le imbarcazioni da pesca non potevano più raggiungere il molo.

La scomparsa dei laghi nel mondo

I grandi laghi del pianeta rischiano di scomparire a causa dei cambiamenti climatici e degli effetti provocati dalle attività umane. Tra i fattori più determinanti l’aumento della siccità, la scarsità di precipitazioni, la costruzione di dighe e la produzione di energia idroelettrica. Sono diverse le organizzazioni e gli studi che hanno denunciato l’allarme ambientale per la scomparsa di habitat considerati fondamentali per la Terra.
Molti Paesi del mondo stanno registrando la scomparsa dei loro laghi, preziosi tanto per l’ecosistema quanto per l’uomo.

Il lago Waiau nelle Hawaii, pur non essendo particolarmente grande era considerato sacro per gli indigeni hawaiani, un portale per il mondo degli spiriti.
Tuttavia, nel 2010, il lago cominciò a restringersi e, nel 2013, si è ridotto a non più di una pozza.

Stessa sorte per il lago Ciad, in Africa, una volta il sesto lago più grande del mondo. Dall’inizio del suo declino, negli anni’60 ad oggi, ha perso oltre il 90% della sua superficie. La siccità persistente, i prelievi d’acqua per l’irrigazione e altri bisogni umani, così come la variabilità climatica, hanno portato alla scomparsa del lago.

Il lago Poopó in Bolivia, un tempo era il secondo lago più grande del Paese, dopo il Titicaca ha esalato l’ultimo respiro nel 2015. Costringendo la popolazione locale, che viveva di pesca, ad abbandonare la zona.

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