Cop26, nessuno dei tre obiettivi dell’Onu sul clima sarà raggiunto

La Cop26 con ogni probabilità non raggiungerà nessuno dei tre obiettivi prioritari prefissati dall’Onu sul clima. Lo afferma Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, che in un’intervista esclusiva con l’Associated Press ha espresso scetticismo in merito ai risultati del vertice in corso a Glasgow mentre gli ultimi due giorni di negoziati entrano nel vivo.

Guterres: “L’obiettivo sul riscaldamento globale è in fin di vita”

Secondo Guterres, infatti, l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius è “in fin di vita”. Ma, aggiunge, che “fino all’ultimo momento, la speranza dovrebbe essere mantenuta viva”. Il segretario generale dell’Onu sostiene poi che “molto probabilmente” la Cop26, che si conclude venerdì, non produrrà gli impegni per la riduzione del carbonio né raggiungerà le tre priorità delle Nazioni Unite sul fronte della battaglia climatica.

E cioè: il taglio del 50% delle emissioni entro il 2030; convincere le nazioni più ricche ad offrire 100 miliardi annui di aiuti economici ai Paesi più poveri; assicurarsi che metà di questi fondi vadano alle nazioni in via di sviluppo per permettere loro di adattarsi agli effetti più gravi dei cambiamenti climatici. Finora, infatti, i colloqui non sono mai andati vicini a dei risultati concreti e perciò è inverosimile che questi arrivino nelle ultime 24 ore.

“Cop26, i negoziati di Glasgow sono in un momento cruciale”

Per Guterres, in questo momento i negoziati della Cop26 scozzese sono “in un momento cruciale”, ma i capi di Stato e di governo devono sforzarsi di più per raggiungere un accordo sul clima che non sia debole. “Non possiamo accontentarci del minimo comun denominatore in materia di azione sul clima. Faccio appello a tutti i Paesi affinché aumentino l’impegno finanziario, di adattamento e l’ambizione di mitigare gli effetti sul clima.

“Quando si è a un passo dal baratro, non è importante capire quale sarà il quarto o quinto passo”, ammonisce il segretario Onu. “Ciò che è importante discutere è quale sarà il primo passo da fare. Perché se il primo passo è quello sbagliato, non ci sarà la chance di avere una seconda o una terza possibilità”. Insomma, il tema dei cambiamenti climatici deve essere una priorità, ma servono maggiori sforzi da parte di tutti.

Evi (Verdi): “Bozza conclusiva deludente, non chiede stop a fossili”

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Oltre a Guterres, a giudicare negativamente il bilancio della Cop26 è anche Eleonora Evi, eurodeputata dei Verdi. “Credo che la conferenza sul clima a Glasgow non stia andando bene e che non stia andando nella direzione giusta, soprattutto con il necessario coraggio da parte dei leader del mondo che dovremmo vedere. Penso a Cina e Usa che non firmano per abbandonare il carbone o al Brasile che firma un accordo non vincolante per fermare la deforestazione entro il 2030”.

“È ridicolo: la deforestazione va fermata ora. Siamo in attesa dei documenti finali della Cop26, ma credo che la bozza sul tavolo non sia all’altezza perché non chiede in modo chiaro di abbandonare i nuovi investimenti e i sussidi alle fonti fossili che sono il grande problema e creano la crisi climatica, di inquinamento e di biodiversità, conclude Evi.

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