Le barriere coralline del mondo stanno soffrendo e le sostanze chimiche che si trovano comunemente nelle creme solari contribuiscono al problema. Circa 14 mila tonnellate di creme solari finiscano negli oceani ogni anno; 82 mila sostanze chimiche contenute nei prodotti per la cura personale potrebbero contaminare i mari; circa l’80% dei coralli nei Caraibi è andato perduto negli ultimi 50 anni a causa dell’inquinamento, dello sviluppo costiero e del riscaldamento delle acque. Ma alcune destinazioni, come Hawaii e Palau, vietano i filtri solari dannosi. Ecco come puoi proteggere sia la tua pelle che le barriere coralline.
Quando nuoti con la protezione solare, sostanze chimiche come l’ossibenzone possono penetrare nell’acqua, dove vengono assorbite dai coralli. Queste sostanze contengono nanoparticelle che possono interrompere la riproduzione e i cicli di crescita del corallo, portando infine allo sbiancamento. Inoltre, la protezione solare può andare a finire negli scarichi quando fai la doccia. Le versioni spray della protezione solare possono finire sulla sabbia, e poi negli oceani.
Nel maggio 2018, i legislatori delle Hawaii hanno approvato un disegno di legge che vieta la vendita di creme solari contenenti ossibenzone e octinoxato. Nel novembre 2018, anche la piccola nazione insulare di Palau ha annunciato che avrebbe vietato la vendita o l’uso di creme solari che contengono sostanze chimiche dannose per le barriere coralline. Palau è un arcipelago incontaminato noto per avere una delle più grandi riserve marine del pianeta.
Per aiutarti a proteggere te stesso e i coralli usa creme solari prive di ossibenzone e a base minerale. Haereticus Environmental Lab pubblica ogni anno un elenco di quali creme solari sono sicure per l’ambiente e l’Environmental Working Group valuta i prodotti con valori SPF, tra cui circa 650 creme solari e 250 creme idratanti, in base al loro impatto ambientale. Non utilizzare creme spray che fanno sì che gran parte della nostra crema solare cada sulla sabbia. Alcuni hotel ora stanno aiutando gli ospiti a essere più responsabili, ad esempio distribuendo creme solari gratuite in “kit ecologici” e tramite distributori nelle aree pubbliche.
Le barriere coralline di tutto il mondo sono minacciate dall’inquinamento. Tra queste la Grande barriera corallina australiana, uno dei tesori sottomarini più spettacolari del pianeta. Ma anche le baie delle Hawaii: Hanauma Bay di Oahu, è un parco statale che si è formato all’interno di un cono vulcanico. La baia ospita 450 specie di pesci e ha la più grande massa di barriera corallina di Oahu.
Il Virgin Islands Coral Reef National Monument protegge 22 miglia di habitat marino, comprese 30 specie di corallo; mentre nella famosa riserva naturale israeliana di Eilat Coral Beach, i ponti costruiti sopra le barriere coralline consentono ai visitatori di dare un’occhiata al corallo e ai pesci colorati che ospita.
Se le barriere coralline muoiono, avremo perso un ecosistema vitale. Potremmo anche danneggiare la nostra economia globale: le barriere coralline sono un’importante attrazione turistica e una fonte di reddito per questi famosi luoghi di vacanza.
Mandati d'arresto della Corte Penale Internazionale contro Netanyahu, Gallant e Deif: accuse di crimini di…
Quello che emerge dal rapporto è che nessuno Stato sta cercando davvero di dire addio…
Incontro storico tra Javier Milei e Giorgia Meloni: alleanza strategica, cooperazione bilaterale e difesa dei…
Dall'indagine che ha coinvolto la Generazione Z è emerso che soltanto il 20% si sente…
Sciopero nazionale della sanità: medici e infermieri protestano contro la manovra 2025 per chiedere dignità,…
Donald Trump prepara la sua nuova amministrazione con nomine sorprendenti e fedeli alleati, puntando su…