Una nuova allerta meteo, con possibili conseguenze come esondazioni, allagamenti e frane, sta preoccupando l’Italia in queste ore, dopo che solamente due settimane fa in Emilia-Romagna un’ondata di maltempo ha portato all’esondazione di diversi fiumi, all’evacuazione di centinaia di cittadini e alla morte di due persone.
La situazione di oggi risulta essere critica proprio in Emilia-Romagna, dove è stata diramata un’allerta rossa, e a Senigallia, nelle Marche, dove il Comune ha ordinato ai cittadini di spostarsi ai piani alti delle abitazioni per scongiurare eventuali danni alle persone.
Il nostro paese, purtroppo, è abituato a sentir parlare di questi episodi, a dover affrontare situazioni di pericolo di questo tipo, in alcuni casi a dover piangere le vittime del maltempo e a sentire le promesse (spesso non mantenute) di chi assicura che situazioni del genere non accadranno mai più, ma questa non dovrebbe essere assolutamente la normalità, soprattutto con tutte le risorse che oggi abbiamo a nostra disposizione.
Per l’Unione Europea combattere le alluvioni e i danni causati dal maltempo sono sempre stati una priorità. Per questo motivo, nel 2014, l’ex commissario europeo per la ricerca, Màire Geoghegan-Quinn, dichiarò: “l’UE continua ad investire nella ricerca e nell’innovazione finalizzate alla prevenzione e alla gestione delle inondazioni. L’obiettivo è aiutare i governi ad adottare misure adeguate e coordinate per ridurre questo rischio e proteggere i loro cittadini”. Proprio a questo proposito vennero spesi diversi milioni di euro per finanziare tre progetti principali, i quali riguardavano la necessità di avere una maggiore velocità nell’avvertire di un imminente pericolo legato al maltempo. A oggi la situazione non sembra essere migliorata rispetto a 9 anni fa, anche se l’Unione Europea continua a parlare di ricerca, innovazioni e progetti. È vero che la natura è imprevedibile e spesso la sua forza riesce ancora a stupirci, ma la situazione, almeno qui in Italia, potrebbe migliorare in un modo, sulla carta, molto intuitivo, anche se forse non così semplice.
Molto spesso, dopo catastrofi di questo genere, in Italia si sente dire che queste cose non accadranno mai più, ma poi, puntualmente accadono di nuovo. Affidarsi al buonsenso delle persone e alla speranza non è una soluzione così efficace. Una soluzione vera e propria al problema forse non esiste davvero, ma nel nostro paese esistono grossi problemi di abusivismo, i quali a volte vengono sanati da permessi e condoni, che molto spesso riemergono proprio in seguito a episodi di questo genere. Combattere questo problema con ogni arma a nostra disposizione, fare una rilettura dei piani regolatori delle città italiane per quanto riguarda i pericoli di esondazioni dei fiumi e di allagamento e progettare nuove opere che possono limitare gli allagamenti e le esondazioni sicuramente sono obiettivi che possono richiedere diverso tempo e risorse economiche, ma è probabilmente l’unico modo per evitare che il problema dei danni del maltempo in Italia continui ad essere di questa portata.
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