Un numero crescente di prove indica che la variante Omicron ha maggiori probabilità di infettare la gola rispetto ai polmoni. Il che secondo gli scienziati potrebbe spiegare perché sembra essere più infettiva ma meno mortale rispetto ad altre varianti del virus.
Omicron più contagioso ma meno letale rispetto alle altre varianti
Sei studi pubblicati nell’ultima settimana, hanno scoperto che Omicron non danneggia i polmoni delle persone tanto quanto la variante Delta e altre precedenti varianti di Covid.
“Il risultato di tutte le mutazioni che rendono Omicron diverso dalle varianti precedenti è che potrebbe aver alterato la sua capacità di infettare diversi tipi di cellule” ha affermato Deenan Pillay, professore di virologia presso l’University College di Londra.
“In sostanza, sembra essere più in grado di infettare il tratto respiratorio superiore, le cellule della gola. Qui si moltiplicherebbe nelle cellule più facilmente che in quelle del polmone”.
Se il virus produce più cellule nella gola, ciò lo rende più trasmissibile, il che aiuterebbe a spiegare la rapida diffusione di Omicron. Al contrario, un virus che infetta principalmente il tessuto polmonare, sarà potenzialmente più pericoloso ma meno trasmissibile.
“Le prime indicazioni sono che è una buona notizia, ma non è un segnale per abbassare la guardia. Perché se sei clinicamente vulnerabile, le conseguenze non sono ancora grandi: ci sono morti per Omicron. Non tutti possono strapparsi le maschere e festeggiare” ha aggiunto.
Un’ulteriore prestampa, presentata a Nature la scorsa settimana da ricercatori USA, ha anche scoperto che i topi con Omicron hanno perso meno peso e avevano una carica virale inferiore. E i ricercatori del Centro per la ricerca sui virus dell’Università di Glasgow hanno trovato prove che Omicron ha cambiato il modo in cui entra nel corpo. Omicron era infatti sostanzialmente in grado di eludere l’immunità delle persone che avevano ricevuto due dosi del vaccino. Ma una dose di richiamo ha fornito un “ripristino parziale dell’immunità”.