Variante Omicron, Ema: “Potrebbe sostituire Delta entro Natale”

La variante Omicron del coronavirus Sars-CoV-2 sostituirà Delta entro Natale? Sembra improbabile, ma per ora non è possibile scartare l’ipotesi. A dirlo è Marco Cavaleri, responsabile della task force vaccini anti-Covid dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema). Al momento i risultati sembrano indicare dei contagi “perlopiù lievi” legati alla variante Omicron, con sintomi meno gravi. Tuttavia sarà necessario ottenere maggiori evidenze per delineare con maggiore precisione lo spettro di gravità dell’infezione causata dalla nuova mutazione del virus. “Solo il tempo potrà dirlo”, spiega Cavaleri. “Siamo nella quarta ondata e l’unico modo per piegare la curva è la combinazione tra alto tasso di vaccinazioni e misure. Dobbiamo vaccinare il più alto numero possibile di cittadini”, sottolinea l’esperto.

Cavaleri (Ema): “Il richiamo dopo tre mesi è sicuro ed efficace”

Parlando delle terze dosi, Cavaleri ricorda che “la raccomandazione attuale è di somministrare dosi di richiamo preferibilmente dopo sei mesi. I dati disponibili supportano la somministrazione sicura ed efficace di una dose di richiamo già a tre mesi dal completamento della vaccinazione primaria. Gli studi dimostrano che la combinazione di vaccini virali vettoriali seguiti da vaccini mRNA produce alti livelli di anticorpi contro il coronavirus quando viene utilizzata come vaccinazione primaria o come richiamo”, aggiunge.

La vaccinazione della fascia 5-11 anni

Nel corso di un briefing, l’Ema ha spiegato che negli ultimi mesi i contagi e i ricoveri per Covid di bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni sono aumentati. “Tutti i bambini di questa fascia di età devono essere considerati per la vaccinazione, anche se deve essere data la priorità ai soggetti a rischio di contrarre forme gravi di Covid”, ha precisato l’agenzia. “I dati sulla sicurezza dei vaccini per questa fascia di età sono rassicuranti. A ora, dalla campagna vaccinale estesa negli Usa non è emersa alcuna preoccupazione per la sicurezza”. Entro la fine del 2021, l’Ema potrebbe concludere la sua valutazione del vaccino di Novavax entro la fine dell’anno. “Una volta autorizzato, questo vaccino fornirà una nuova opzione per vaccinare le persone nell’Unione europea e in tutto il mondo”.

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