Variante Mu: dove si trova nel mondo (Italia inclusa) e perché preoccupa

Rappresenta il nuovo grande spauracchio nel contrasto mondiale al Coronavirus. È la Variante Mu, anche nota come colombiana o B.1.621, dal suo nome medico. E ora l’Oms l’ha messa nel suo metaforico microscopio per determinarne pericolosità e, soprattutto, aree di diffusione.

La Variante Mu: dove si trova e i casi in Italia

La Variante Mu è considerata “di interesse“, come avviene per tutte quelle che hanno generato focolai in singoli Paesi e quindi caratteristiche che lo rendono trasmissibile più facilmente. Come lei, attualmente, ci sono la Eta, la Iota, la Kappa e la Lambda. Le “varianti di preoccupazione“, invece, sono quelle la cui pericolosità ha trovato conferma da specifiche indagini epidemiologiche. È il caso delle tristemente note Alfa, Beta, Gamma e Delta.

Attualmente la Variante Mu è presente in oltre 39 Paesi. Nell’elenco (che comprende Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone, Ecuador, Canada, Europa e Regno Unito) figura anche l’Italia. Nei nostri confini i casi sono stati 79, di cui quattro negli ultimi 45 giorni. Ad aprile la massima concentrazione, con un cluster di sette persone in provincia di Brescia. In Colombia, dove è stata identificata, oggi ha raggiunto una prevalenza del 39%.

Covid: le varianti che spaventano il mondo

La Variante Mu è la prima di interesse ad essere aggiunta all’elenco da giugno, ossia da quando la Lambda è stata inclusa nell’elenco. Secondo l’ultimo bollettino dell’Oms, Mu è stata elencata come “variante di interesse“, in quanto presenta una costellazione di mutazioni che indicano potenziali proprietà di fuga immunitaria, che devono essere studiate ulteriormente.

Attualmente, sono quattro le varianti di Coronavirus preoccupanti, secondo l’OMS. La variante Alpha, registrata per la prima volta nel Kent, in Inghilterra, registrata in 193 paesi. La Beta presente in 141 paesi. La Gamma in 91 e la Delta in 170 paesi. Al momento, le cinque di interesse sono: Eta, rilevata per la prima volta in più paesi a dicembre 2020. La Iota, individuata negli Stati Uniti nel novembre 2020. La variante Kappa, registrata in India nell’ottobre 2020. La Lambda, presente in Perù nel dicembre 2020. Infine, come detto, la Variante Mu, che potrebbe aggiungersi all’elenco delle mutazioni preoccupanti.

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