La nuova variante inglese di Coronavirus individuata “sembra essere più facilmente trasmissibile giovani e bambini”. Ma ulteriori ricerche sono ancora “in corso”. Lo ha detto l’inviato speciale per la pandemia dell’Organizzazione mondiale della sanità, David Nabarro, a Skynews. Questo potrebbe accrescere i timori per la riapertura delle scuole a gennaio. Dal momento che una maggiore trasmissibilità del virus rischia di accelerare i contagi e far piombare il Regno Unito nella terza ondata.
Il Ministero della Salute del Paese britannico, tra l’altro, ha già fatto sapere che il nuovo ceppo potrebbe essere più contagioso del 70% rispetto a quello diffuso finora. Se la mutazione “si sta davvero replicando o crescendo meglio nei bambini”, quindi, “potrebbe avere un effetto a catena sulla diffusione del virus nell’intera popolazione inglese”. Così Mark Harris, virologo dell’Università di Leeds.
La variante inglese è già stata riscontrata in Danimarca, Olanda, Australia e pure in Italia
Una preoccupazione che in realtà non riguarda solo il Regno Unito. Tra i Paesi dove la variante inglese è già stata riscontrata ci sono la Danimarca, l’Olanda, l’Australia e pure l’Italia. Dove proprio oggi è stato confermato un caso nelle Marche. I dati dalla Danimarca, spiega l’infettivologo dell’Imperial College di Londra, Neil Ferguson, citato dal Guardian, suggeriscono un elemento. “Quasi certamente” la nuova variante del Covid è già entrata “nella maggior parte, se non tutti”, i Paesi europei.
La speranza è che, come sostengono molti esperti in tutto il mondo, il vaccino elaborato da Pfizer, Moderna e AstraZeneca sia efficace anche contro il nuovo ceppo. E anche se così non fosse, come ha spiegato la direttrice del Laboratorio di virologia dello Spallanzani Maria Rosaria Capobianchi, “si potrà ‘aggiustare’ in poche settimane come già avviene con i vaccini antinfluenzali”.