Vaia: “In estate saremo a buon punto per uscita da pandemia”

[scJWP IdVideo=”HCH1bRnU-Waf8YzTy”]

Parlando della campagna vaccinale, il dottor Francesco Vaia, direttore sanitario dell’ospedale Spallazani, si è soffermato sui possibili passi avanti dei prossimi mesi. “Saremo nella stessa condizione della Gran Bretagna e di Israele se continueremo a incentivare la campagna di vaccinazione. In estate saremo a buon punto. Non dobbiamo demonizzare le varianti né inseguirle. Il virus, nostro nemico, muta continuamente. Abbiamo isolato ben 16 varianti indiane ‘benigne’. Come sempre accaduto, il virus muta in maniera benevola. Abbiamo ottimi risultati dagli anticorpi monoclonali. Si sfiora il 90% di risultati positivi. Spero che porteremo la terapia a domicilio in un futuro prossimo“.

Vaccini, Vaia: “Se si ritarda seconda dose non cambia nulla”

[scJWP IdVideo=”XSBjPc5G-Waf8YzTy”]

Vaia ha poi approfondito il tema vaccini, parlando della sospensione del contratto di AstraZeneca, del blocco delle esportazione e del rinvio della seconda dose.  “La campagna di comunicazione di AstraZeneca ha avuto qualche balbettio. I vaccini in campo sono tutti buoni. Stoppare il contratto così fa capire ai cittadini una cosa sbagliata. Gli open day sono un esperimento positivo che bisognerà estendere. Sono assolutamente d’accordo con l’ipotesi di vaccinare anche gli under 16. Da mesi io e altri colleghi predichiamo il superamento del brevetto. Bisogna superare anche il blocco delle esportazioni e concedere di poter produrre per conto terzi. Abbiamo certezza che con la prima dose del vaccino c’è una produzione anticorpale superiore all’80%. Se la seconda dose si fa tra 5 o 10 giorni non cambia nulla. Usciremo da questa pandemia“, ha concluso Vaia.

Impostazioni privacy