Vaccino Pfizer, consegne in ritardo verso l’Europa: “È necessario”

A partire dalla prossima settimana, Pfizer ridurrà temporaneamente le consegne del vaccino anti Covid in tutta Europa. Italia compresa. Lo ha reso noto l’Istituto norvegese di sanità pubblica ma “la riduzione temporanea”, hanno sottolineato, “interesserà tutti i Paesi europei”. La casa farmaceutica americana ha avvertito che il rallentamento nella distribuzione è necessario per “migliorare le proprie capacità di produzione”. Non è chiaro quanto tempo ci vorrà prima che Pfizer torni alla massima capacità, calcolata da 1,3 a 2 miliardi di dosi all’anno. Non sono noti i dettagli sull’entità della riduzione per l’Europa nel suo insieme, ma almeno per quanto riguarda la Norvegia la diminuzione sarà del 17,8%.

La protesta di sei ministri europei della Salute sul vaccino Pfizer e la risposta di von der Leyen

Sei ministri della Salute dell’Unione europea hanno indirizzato una lettera alla Commissione europea per esprimere “grave preoccupazione” per i ritardi nella consegna del vaccino contro il coronavirus sviluppato da Pfizer e BioNTech. I ministri di Danimarca, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania e Svezia definiscono “inaccettabile” la situazione che a loro parere “diminuisce la credibilità del processo di vaccinazione”.

“Non appena ho saputo del ritardo nella produzione di Pfizer, ho chiamato l’amministratore delegato, che mi ha rassicurato che tutte le dosi previste per l’Ue saranno consegnate nel primo trimestre. Lo ha reso noto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Ci aspettiamo che il calendario di consegne venga rispettato, dal momento che “la prima dose è stata somministrata e all’interno di una certa distanza di tempo è necessario somministrare la seconda”.

Il pessimismo di Massimo Galli

“È dura commentare una cosa di questo genere, ne prendiamo atto e non possiamo che essere preoccupati. Queste le parole del professore Massimo Galli, direttore del dipartimento di malattie infettive del Sacco di Milano, alla notizia dei ritardi in Europa e Gran Bretagna nella produzione e consegna del vaccino da parte di Pfizer. “In una campagna vaccinale, come questa, tanto più è rapida ed estesa, tanto più è efficace”, ha aggiunto Galli. “In una situazione come quella che stiamo vivendo, con un’epidemia ancora in atto, i ritardi possono quindi complicare molto le cose.

Impostazioni privacy