Vaccino italiano Takis e-Vax anti Covid: sperimentazione alla Fase 1

[scJWP IdVideo=”ST3KcrgH-Waf8YzTy”]

Ha 21 anni il primo volontario che ha inaugurato, al Centro di Ricerca di Fase 1 dell’ospedale San Gerardo di Monza, diretto dalla professoressa Marina Cazzaniga, la Fase 1 del vaccino e-Vax messo a punto dalla società monzese Rottapharm Biotech con la startup romana Takis. Rispetto ai vaccini già sul mercato, questo utilizza una piattaforma a Dna e viene somministrato con un elettroporatore che fornisce una mini scossa elettrica e permette al frammento di Dna di penetrare nelle cellule.

In cosa consiste il vaccino con piattaforma a Dna

Si tratta del primo paziente in Europa trattato con un vaccino anti-Covid Dna. Ce n’è solo un altro dello stesso tipo, ed è in fase di sperimentazione negli Stati Uniti“, afferma Marina Cazzaniga. “Fisicamente sto benissimo ed è andato tutto liscio – racconta Luca, il primo volontario –. Sono emozionato e fiero di aver preso parte a un progetto così importante“.

Per la prima volta viene utilizzata questa tecnica che si chiama elettroporazione. Consiste nel somministrare, immediatamente dopo il vaccino, una modesta scossa al muscolo deltoide con una piccola pistola dotata di quattro elettrodi – spiega la professoressa Cazzaniga –. Questo fa si che ci sia la frammentazione del Dna, che quindi penetra più velocemente nelle cellule muscolari. E così facendo dà origine più velocemente alla produzione degli antigeni e al richiamo degli anticorpi“.

Le prospettive nel contrasto al Coronavirus

Se il vaccino funzionerà pensiamo che potrà essere disponibile nei primi mesi dell’anno prossimo. Vogliamo assestarci a un prezzo il più possibile costante, che sia nell’ordine di quello che è il prezzo per un vaccino antinfluenzale“, spiega Lucio Rovati, presidente e direttore scientifico di Rottapharm Biotech.

L’Italia investe molto poco in ricerca, soprattutto nelle biotecnologie. Noi abbiamo iniziato questo processo sul vaccino investendo di tasca nostra. Ma adesso c’è bisogno di un supporto concreto da parte delle istituzioni. O italiane o anche europee“, sottolinea il fondatore di Takis, Luigi Aurisicchio.

Impostazioni privacy