I dati positivi ottenuti durante la fase 1 della sperimentazione del vaccino di ReiThera rappresentano un importante passo avanti nella lotta al coronavirus. Nei prossimi mesi, il siero messo a punto dall’azienda biotecnologica di Castel Romano potrebbe andare ad affiancarsi a quello di Pfizer-BioNTech e a tutti gli altri farmaci che riceveranno l’autorizzazione da organi come l’Agenzia europea del farmaco (Ema) e l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Ma, nello specifico, come funziona il vaccino di ReiThera? E cosa lo differenzia dagli altri?
Come spiegato da Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, il vaccino di ReiThera “produce anticorpi neutralizzanti”, rilevabili nel 92% delle persone vaccinate. “Usato in emergenza basta una sola dose”, ha aggiunto l’esperto durante la presentazione dei dati relativi alla fase 1. A scendere più nel dettaglio sulle caratteristiche del vaccino di ReiThera è stata Stefania Capone, la ricercatrice che ha gestito il laboratorio dell’azienda biotecnologica nel corso dell’ultimo anno. Nel corso di un’intervista a Open, ha spiegato che il siero si differenzia da quello di Pfizer-Biontech per la tecnologia su cui è basato. È però simile al vaccino di Oxford-AstraZeneca e allo Sputnik V: tutte queste soluzioni usano un adenovirus come vettore virale.
Nel caso del vaccino di ReiThera, l’adenovirus in questione non è di origine umana, ma è stato isolato nei gorilla. “Il vantaggio è che questi adenovirus non circolano nella specie umana e quindi non esiste un’immunità preesistente che può comprometterne l’efficacia”, ha spiegato Capone. Nel corso dello studio di fase 1, l’efficacia del vaccino è stata testata su un centinaio di volontari. Nel corso delle successive sperimentazioni verranno coinvolte migliaia, se non decine di migliaia, di persone. È previsto anche il ricorso a un gruppo placebo di controllo, utile per valutare meglio l’efficacia del vaccino.
Una volta completate con successo le tre fasi della sperimentazione, ReiThera potrà produrre fino a 100 milioni di dosi del vaccino all’anno. A renderlo noto è stata Antonella Folgori, Ceo dell’azienda di Castel Romano. Il vaccino di ReiThera potrà essere conservato a una temperatura compresa tra i 2 e gli 8 gradi centigradi, molto più alta, dunque, di quella necessaria alla conservazione del siero di Pfizer-BioNTech. Secondo Capone, è probabile che, se tutto andrà per il verso giusto, il farmaco riceverà il via libera delle agenzie regolatorie tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate.
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