Vaccino, commissaria Ue: “Non sarà bacchetta magica anti Coronavirus”

Il vaccino contro il Coronavirus potrebbe arrivare già nei primi mesi del 2021. Ma “non sarà l’equivalente di una bacchetta magica“. Lo afferma senza giri di parole Stella Kyriakides, commissaria Ue alla Salute e alla sicurezza alimentare, che ha concesso un’intervista sul delicato tema a ‘NewsMediaset’.

L’impegno dell’Europa nella ricerca del vaccino

Come Commissione Europea siamo impegnati non stop per garantire un vaccino affidabile in breve – assicura la commissaria –. Abbiamo una strategia condivisa e l’Italia è un attore cruciale. Non mi piace dare una data precisa, visto che non c’è. Ma per essere cautamente sicura direi inizio 2021. Ma anche questo non risolverà la crisi a breve“.

Stella Kyriakides parla chiaro: “Dobbiamo continuare con le misure di contenimento. Gli Stati dovranno proseguire con i test e il tracciamento, finché non avremo coperto una parte significativa della popolazione. Il messaggio deve essere chiaro, non c’è una bacchetta magica che fa scomparire il Coronavirus. Anche se troviamo il vaccino“.

Arrivano anche aggiornamenti sulla ricerca di una cura per il Coronavirus: “Stiamo lavorando insieme all’Ema (Agenzia Europeo del farmaco, ndr). Abbiamo supportato il Remdemsvir. Non dobbiamo fermarci, perché posso capire quanto sia difficile per i cittadini. Ma voglio rassicurare su due aspetti. La commissione sta facendo di tutto per supportare gli Stati membri e non smettiamo di cercare un vaccino efficace che non metta rischio la salute“.

Gli appelli ai cittadini d’Europa (e d’Italia)

Questa è la nostra priorità e se c’è un messaggio che voglio lanciare ai cittadini è che anche quando ci sarà un vaccino noi lo approveremo quando sarà davvero sicuro“, spiega Kyriakides. Che ha una raccomandazione per la cittadinanza europea: “Continuare a seguire il distanziamento sociale e le regole di igiene“.

Ai Paesi chiediamo di mettere in atto le misure che abbiamo condiviso nelle raccomandazioni dello scorso luglio: più tamponi e contact tracing per contenere i contagi“, insiste. “Nelle ultime settimane sono aumentati i casi di contagio in molti Stati. Questo ci crea molta preoccupazione“. E il vaccino, da solo, non basterà.

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