Nuove possibili frontiere nel campo della lotta ai tumori arrivano dal berzosertib. Si tratta di nuovo farmaco che si sarebbe dimostrato in grado di impedire alle cellule tumorali di ripararsi da sole, nel primo trial clinico sull’uomo. Nonostante la sua efficacia sia stata sperimentata su un numero limitato di pazienti, i primi risultati dei test, condotti dall’Institute of Cancer Research (Icr) in collaborazione con il Royal Marsden Nhs Trust trattati, fanno ben sperare.
Oltre la metà dei 40 pazienti con tumori trattati con Berzosertib avrebbero sperimentato un arresto della crescita del cancro. Il farmaco sarebbe ancor più efficace se combinato con la chemioterapia.
Lo studio nel dettaglio
Berzosertib è il primo di una nuova classe di medicinali che agisce bloccando una proteina coinvolta nella riparazione del Dna chiamata ATR.
Lo studio, descritto nel dettaglio sulle pagine della rivista specializzata Clinical Oncology, ha coinvolto esclusivamente pazienti con tumore in stadio avanzato, per i quali nessun altro trattamento aveva funzionato.
Dai risultati è emerso che la capacità del farmaco nel bloccare la riparazione del DNA sarebbe ancor più marcata nei soggetti sottoposti anche a chemioterapia. L’azione combinata dei due trattamenti avrebbe bloccato la crescita del cancro in 15 dei 21 pazienti trattati. Ciò suggerisce che la chemioterapia potrebbe aumentare la sensibilità dei pazienti a berzosertib.
Tumori e nuovo farmaco: il commento degli esperti
“Questi primi dati sono “molto promettenti”, anche perché è insolito negli studi di fase I vedere una risposta clinica”, ha commentato Chris Lord, professore di genomica oncologica all’Icr e fra gli autori della ricerca. “Ulteriori trial saranno necessari per dimostrare l’efficacia del farmaco”.
Darius Widera dell’Università di Reading, invece, invita alla cautela: “Questo studio ha coinvolto solo un piccolo numero di pazienti. Pertanto, è troppo presto per considerare berzosertib un punto di svolta nel trattamento del cancro”, ha dichiarato l’esperto, aggiungendo che ciononostante “gli effetti insolitamente forti di berzosertib, specialmente in combinazione con la chemioterapia convenzionale, danno motivo per essere ottimisti”.