Tumori%3A+i+pazienti+italiani+spendono+oltre+1.800+euro+all%E2%80%99anno.+L%26%238217%3Bindagine+Favo
newsby
/salute_/tumori-i-pazienti-italiani-spendono-oltre-1-800-euro-allanno-lindagine-favo/amp/
SALUTE

Tumori: i pazienti italiani spendono oltre 1.800 euro all’anno. L’indagine Favo

Il cancro ha un costo economico molto alto per i malati e le rispettive famiglie. Mediamente, ogni anno, chi ne è affetto spende 1.841 euro sia per ricevere prestazioni sanitarie che dovrebbero essere a carico dei servizi sanitari regionali, sia per gli spostamenti dalla propria città di residenza. È quanto emerso dai dati raccolti per un’indagine pubblicata sulla rivista The European Journal of Health Economics , promossa dalla Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo), e presentati negli scorsi giorni alla Camera dei Deputati a Roma.

Foto | Pixabay @Parentingupstream

260 euro annui per esami diagnostici

“Grazie al Sistema sanitario in Italia i costi delle terapie sono “coperti”, ma pure da noi chi si ammala spesso deve affrontare una serie di spese extra anche molto rilevanti, a cui si aggiunge una diminuzione delle entrate per il calo della produttività e le ricadute sul lavoro”, ha sottolineato Francesco Perrone, presidente eletto dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e direttore dell’Unità Sperimentazioni Cliniche dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli. In particolare, dall’indagine è emerso che la voce che più sembra incidere sulle spese sostenute direttamente dai pazienti è quella relativa agli esami diagnostici, riportata dal 51,4% degli intervistati, per una media di quasi 260 euro annui. Seguono il costo dei mezzi di trasporto (45,1%, quasi 260 euro), le visite specialistiche successive alla diagnosi (28,9%, 126 euro), l’acquisto di farmaci non oncologici (28,5%, 124 euro) e le spese per l’alloggio lontano dalla propria residenza (26,7%, 226 euro). A queste si aggiungono poi altre spese per consulenze nutrizionali, protesi e parrucche, assistenza domiciliare, sostegno psicologico e riabilitazione.

Le difficoltà del Ssn

Dalle statistiche italiane è emerso che circa un quarto dei malati ha lamentato un disagio economico legato alla malattia e al suo trattamento“, ha sottolineato Francesco De Lorenzo, presidente Favo e Aimac. “I malati sono consapevoli che le lunghe attese incidono pesantemente sui ritardi diagnostici e si ritrovano obbligati a ricorrere al privato per superarle, pagando visite ed esami che il Ssn non è attualmente in grado di assicurare tempestivamente a tutti quelli che ne abbiano bisogno. La situazione è peggiorata negli anni e l’auspicio è che questi dati convincano i decisori politici a intervenire con immediatezza, per evitare che a fare le spese di queste disfunzioni siano le fasce più deboli della popolazione“, ha aggiunto. . «Il Ssn rappresenta un grande patrimonio, che consente ai cittadini di continuare ad avere accesso alle cure più e meglio che in molti altri Paesi – sostiene Perrone –. Si tratta di un patrimonio che ha bisogno di essere difeso, ma anche potenziato laddove se ne identifichino inefficienze e carenze. Il suo corretto funzionamento è direttamente connesso alla possibilità di curare al meglio i malati di cancro.

Immagine | Pixabay @Jossuetrejo_oficial

Si spende di più nelle regioni del Centro-Nord

L’indagine ha coinvolto quasi 1.300 pazienti in trattamento terapeutico che avevano ricevuto una diagnosi tra il 2011 e il 2018, in 39 punti di accoglienza e informazione di Aimac presenti nei maggiori centri nazionali. I risultati indicano che la spesa privata tra i malati di cancro è diffusa soprattutto tra i pazienti che vivono nelle regioni del Centro e del Nord del Paese. E la spesa è maggiore per chi affronta la ripresa di una malattia diagnosticata anni prima. “I risultati della nostra rilevazione confermano che alcune esigenze dei pazienti oncologici rimangono insoddisfatte. Questa situazione accresce le disuguaglianze tra pazienti caratterizzati da status socioeconomici differenti. Una disparità inaccettabile, in presenza di un sistema sanitario pubblico che per sua natura dovrebbe garantire a tutti i cittadini un equo accesso ai servizi sanitari“, ha concluso Francesca Traclò, referente dello studio e membro del consiglio direttivo Aimac.

Jennifer Caspani

Comasca, poco più che 20enne, dal 2018 scrivo per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. L’empatia è il mio punto di forza, soprattutto se si tratta di comprendere le emozioni delle persone più introverse, ancor meglio se hanno quattro zampe, una coda scodinzolante e tanta voglia di rincorrere un bastone.

Recent Posts

Lotta alla crisi climatica, quali Paesi si impegnano di più?

Quello che emerge dal rapporto è che nessuno Stato sta cercando davvero di dire addio…

58 minuti ago

L’Italia è al secondo posto in Europa per obesità infantile

Dall'indagine che ha coinvolto la Generazione Z è emerso che soltanto il 20% si sente…

1 giorno ago

Sciopero nazionale della sanità: medici, infermieri e personale sanitario incrociano le braccia

Sciopero nazionale della sanità: medici e infermieri protestano contro la manovra 2025 per chiedere dignità,…

2 giorni ago

Donald Trump: le prime mosse per una nuova amministrazione

Donald Trump prepara la sua nuova amministrazione con nomine sorprendenti e fedeli alleati, puntando su…

2 giorni ago

Bonus Natale 2024: raddoppiano i beneficiari e crescono le opportunità per le famiglie italiane

Scopri i dettagli del Bonus Natale 2024: requisiti, novità e modalità per ottenere i 100…

3 giorni ago

Volano stracci tra un fedelissimo di Donald Trump ed Elon Musk: a far discutere sarebbero le nomine

Il patron di X avrebbe messo in discussione alcuni dei candidati scelti da Boris Epshteyn,…

3 giorni ago