Novità importante sul fronte della cura del tumore al seno: è partita all’Ieo la sperimentazione per la rimozione senza ricorrere al bisturi.
La lotta contro il cancro del seno sta percorrendo nuove strade grazie alla crioablazione, una tecnica innovativa che promette di rivoluzionare il trattamento della malattia in fase iniziale. L’Istituto europeo di oncologia (Ieo), con il supporto della Fondazione Veronesi, ha lanciato lo studio clinico Precice, mirato a valutare l’efficacia di questo metodo come alternativa alla chirurgia tradizionale.
La crioablazione si presenta come un’opzione terapeutica meno invasiva rispetto agli interventi chirurgici convenzionali. Questa tecnica utilizza temperature estremamente basse per distruggere le cellule tumorali senza necessità di incisioni. Il trattamento viene eseguito mediante una sonda ecoguidata che raggiunge il tumore e lo congela, causandone la morte. Grazie a questa procedura, i pazienti possono tornare a casa lo stesso giorno del trattamento senza cicatrici né protesi.
Gli studi condotti finora hanno dimostrato che la crioablazione offre risultati comparabili alla chirurgia in termini di controllo locale del tumore, con benefici aggiuntivi quali un miglior risultato cosmetico e minori complicanze post-operatorie. Il trial americano Ice3 ha rivelato un tasso di successo impressionante: dopo cinque anni dalla crioablazione, il 96,4% delle pazienti non ha mostrato segni di recidiva della malattia. Queste evidenze suggeriscono che la crioablazione possa essere considerata una valida alternativa alla chirurgia tradizionale per i tumori mammari di piccole dimensioni e a basso rischio.
Paolo Veronesi dell’Ieo enfatizza l’importanza dell’innovazione nel trattamento del cancro al seno. Negli ultimi quarant’anni si è lavorato intensamente per ridurre l’invasività degli interventi chirurgici mantenendo elevati standard oncologici. La crioablazione rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione, offrendo alle donne affette da questa patologia opzioni terapeutiche personalizzate che minimizzano l’impatto sulla loro vita quotidiana.
Il primo studio italiano sulla crioablazione condotto dall’Ieo mira a dimostrare che questo trattamento può essere efficace quanto la chirurgia nei casi selezionati di carcinoma mammario a basso rischio. Franco Orsi dell’Ieo sottolinea come le tecniche mininvasive come la crioablazione possano migliorare significativamente la qualità della vita delle pazienti grazie alla riduzione dei tempi di recupero e dei costosi interventi chirurgici tradizionali.
Lo studio Precice rappresenta una speranza concreta per molte donne affrontando una diagnosi precoce di tumore al senoSeno: grazie alla possibilità offerta dalla crioablazionecrizione si apre verso un futuro dove il trattamento conservativo diventa sempre più accessibile ed efficace nel combattere questa malattia complessa.
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