Dopo un inizio stentato la campagna vaccinale per la quarta dose agli over 60 e ai fragili di ogni età ha ripreso a marciare. Se non al ritmo di 100mila somministrazioni al giorno, target indicato ai presidenti di Regione dal Generale Tommaso Petrone, poco ci manca. I dati in fase di aggiornamento dicono che dalle circa 25mila iniezioni al giorno della settimana scorsa si marcia ora a una media di 80mila. “Ma sono numeri che si vanno ad aggiornare mano a mano che dalle Regioni vengono trasmessi i numeri reali delle dosi iniettate quotidianamente. alla fine risulteranno sulle 80mila al giorno. Con la possibilità di arrivare all’obiettivo di 100mila nell’arco di una settimana”. Così si dicono fiduciosi i militari dell’Unità guidata da Petrone.
Del resto il vaccino protegge molto dalla malattia che manda in ospedale. Dai risultati di uno studio israeliano relativi alla protezione conferita dalla quarta dose, emerge che la protezione dal contagio risultava di 177 casi ogni 100.000 giorni-persona nel gruppo di soggetti a cui era stata somministrata la quarta dose. 361 casi ogni 100.000 giorni-persona nel gruppo a tre dosi e 388 casi ogni 100.000 giorni-persona nel gruppo di controllo interno.
Il tasso di protezione per la forma grave di Covid-19 era di 1,5 casi ogni 100.000 giorni-persona nei gruppi con quattro dosi. Di 3,9 casi ogni 100.000 giorni-persona nel gruppo a tre dosi. Di 4,2 casi ogni 100.000 giorni-persona nel gruppo di controllo interno. Il tasso di infezione confermata aggiustato nella quarta settimana (dal 22° al 28° giorno) dopo la somministrazione della quarta dose era inferiore rispetto a quello nel gruppo a tre dosi (171 casi ogni 100.000 giorni-persona vs 340 casi ogni 100.000 giorni-persona). Ma anche a quello del gruppo di controllo interno (308 casi ogni 100.000 giorni-persona).
Durante la quarta settimana dopo la quarta dose venivano rilevate 170 infezioni confermate in meno ogni 100.000 giorni-persona rispetto al gruppo a tre dosi. 137 infezioni confermate in meno per 100.000 giorni-persona rispetto al gruppo di controllo interno. Dalla quinta settimana (dal 29° al 35° giorno) in poi, il tasso di infezione confermata iniziava a diminuire. il tasso aggiustato di infezione nell’ottava settimana dopo la quarta dose era molto simile a quello dei gruppi di controllo.
Tuttavia, la malattia grave continuava a manifestarsi a tassi inferiori nei gruppi a quattro dosi, nelle 6 settimane successive alla somministrazione della quarta dose, rispetto al gruppo a tre dosi. In conclusione, complessivamente i risultati dello studio hanno dimostrato l’efficacia della quarta dose di vaccino contro la forma grave di Covid-19 causata dalla variante Omicron. Il tutto analizzato rispetto all’efficacia della terza dose somministrata da oltre 4 mesi. Al contrario, per l’infezione confermata, la quarta dose sembrava fornire solo una protezione a breve termine e un modesto beneficio assoluto.
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